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 2015  agosto 24 Lunedì calendario

L’ANEDDOTO

[Vincino] –
Era l’autunno del 1981 quando a Lotta Continua ebbero la geniale idea di inviare un disegnatore satirico, Vincino, come loro reporter in Parlamento. Fu in pratica una delle prime sperimentazioni di quello che in seguito si chiamò graphic journalism e che oggi conta tante famose firme, da Joe Sacco a Zerocalcare. Lui ci si trovò benissimo, girando in questo mondo sconosciuto fatto di Ancien Régime, colloqui trasversali e innumerevoli benefici: il basso costo delle consumazioni, gli accendini di contrabbando, gli sniffi di coca sul “tavolo della principessa”. Il problema fu che raccontava troppo, anzi, diciamo chiaramente che raccontava tutto. Ci furono proteste dei diretti interessati caduti sotto i colpi del pennino di Vincino e le proteste arrivarono fino all’allora presidente della Camera, il monumento nazionale Nilde Iotti. Quest’ultima, in men che non si dica, decretò l’espulsione del povero Vincino dall’aula e dai locali di Montecitorio. Proteste dei lotticontinuisti e dei Radicali. Questi presero a cuore la vicenda del nostro amico Vincino e sotto le loro ali gli fu permesso di accedere alla tribuna del pubblico. Meglio di nulla, pensò Vincino e, di santa pazienza, si accomodò sulla poltrona assegnatagli tirando subito fuori matita e album da disegno. Apriti cielo! I commessi della Camera piombarono su lui come angeli vendicatori e, presolo di peso, lo ributtarono fuori. Si scoprì allora che, per regolamento, il pubblico che assisteva alle dispute tra politici non era autorizzato a prendere appunti, tanto meno disegnati.
Vi ripeto, era il 1981, non il 1881. Incredibile, no?