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 2015  agosto 23 Domenica calendario

...SOCRATE NON AVESSE BEVUTO LA CICUTA? NIETZSCHE AVREBBE FATTO IL FILOLOGO

È un triste giorno del 399 a.C.: Socrate in carcere sta per bere la cicuta, circondato dagli allievi in lacrime. Solo Platone era assente, pare perché malato (Fedone, 59b). Cosa sarebbe successo se un carceriere avesse fatto irruzione nella cella, annunciando che la condanna era stata revocata? La risposta è prevedibile, ma non piacevole. Passato un primo momento di clamore, entusiasmo e polemiche, gli ateniesi avrebbero capito che Socrate era originale, ma non pericoloso. Lo accusavano di corrompere i giovani, ma i giovani, desiderosi come sempre di novità, si sarebbero presto rivolti in altre direzioni. Alla fine, persino gli allievi più fedeli si sarebbero stufati di un maestro tanto ingombrante.
Platone sarebbe tornato a scrivere tragedie o, più probabilmente, si sarebbe dedicato alla politica, secondo i desideri della famiglia. Di certo non avrebbe aperto l’Accademia e Aristotele sarebbe rimasto in Macedonia, diventando medico. E via di seguito, di male in peggio: nel 1872 Nietzsche non avrebbe pubblicato La nascita della tragedia (un grandioso attacco a Socrate, così come celebrato da Platone), non sarebbe stato stroncato da Wilamowitz e avrebbe continuato a insegnare filologia greca. Ma allora da chi avrebbe tratto ispirazione Heidegger per distruggere la metafisica occidentale? Insomma, se quel giorno un carceriere avesse fatto irruzione, non sarebbe nata la filosofia, perché è per difendere la memoria di Socrate che Platone compose i dialoghi, inventando la filosofia.
Un pensiero malevolo si fa dunque strada: e se Platone avesse già previsto tutto? Solo Platone era assente: e se la malattia fosse una scusa per nascondere una verità più inquietante, che Platone stava fuori dalla prigione per bloccare l’ingresso all’eventuale carceriere? Aristotele, Nietzsche e Heidegger, i nemici di sempre, dovrebbero ringraziare. E Socrate non dovrebbe lamentarsi troppo: è morto qualche anno prima ed è entrato nel mito.