Oliviero Franceschi, Il Messaggero 23/8/2015, 23 agosto 2015
IL VADEMECUM DEL VIAGGIATORE
Partite e tornate dall’estero? Fate attenzione a cosa vi portate dietro: non tutti gli oggetti possono passare liberamente la dogana, sia in partenza che al rientro. Chi viaggia all’interno dell’Unione Europea (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Gran Bretagna, Spagna, Svezia, Polonia, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Bulgaria, Cipro e Malta) può portare con sé, passando da un Paese all’altro, i beni acquistati in qualunque esercizio commerciale, senza alcun limite o formalità.
Fanno eccezione: tabacchi lavorati, alcol e bevande alcoliche che sono ammessi entro determinati quantitativi. Per le sigarette, ad esempio, il limite è di 40 pacchetti (cioè 800 pezzi); i sigaretti (max. 3 gr. ciascuno) 400 pezzi; sigari 200 pezzi; tabacco da fumare 1 chilo. Le bevande alcoliche (fino a 22 gradi) “viaggiano libere” fino a 20 litri, il vino fino a 90 e la birra fino a 110 litri. Superate queste quantità i prodotti si considerano acquistati per scopi commerciali: occorre munirsi di adeguati documenti amministrativi di accompagnamento.
Ancora più restrittive le regole per chi viaggia fuori dall’Europa: si possono portare in Italia acquisti personali di valore globale fino a 300 euro (430 per chi arriva in aereo o via mare) o 150 euro per i ragazzi sotto i 15 anni. Chi supera questo limite deve dichiarare gli oggetti acquistati alla dogana e pagare il relativo dazio. Anche qui ci sono limiti per l’acquisto di sigarette (max. 200 pezzi), sigari, sigaretti, tabacco e alcolici che, comunque, non vanno considerati nella franchigia di 300/430 euro. Sono previste procedure particolari anche per chi viaggia con animali da compagnia: possono attraversare i confini nazionali solo se di età superiore a tre mesi, salvo deroga concessa dall’autorità competente per tener conto di casi specifici. Per l’introduzione in Italia a seguito del viaggiatore di tali animali, purché in numero non superiore a 5, deve essere presentato un certificato sanitario rilasciato dalle autorità sanitarie competenti del Paese di provenienza. Per saperne di più si può consultare la “carta doganale del viaggiatore” disponibile sul sito www.agenziadogane.it.