Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  agosto 24 Lunedì calendario

SCENE DA UN (FINTO) MATRIMONIO

Il loft di un fotografo di moda, in un quartiere bohémien di Roma, non appare, a prima vista, come il luogo ideale per celebrare una festa di nozze. Gli amici dello sposo, brilli, inciampano nelle grandi lampade da set; le ragazze, invece di fare a gara per afferrare il bouquet, guardano gli abiti appesi, lasciati per il cambio delle modelle da un servizio del giorno precedente. Il dj mescola musica elettronica da una console sul soppalco. La sposa indossa un vestito bianco, lungo, con volant neo-romantici, che sembra ritagliato dalle pagine patinate di una rivista. Ma senza fede al dito.
La location in realtà è perfetta per il tipo di party. La festa per un finto matrimonio. A celebrare è una coppia - chiamiamoli Lorenzo e Silvia - che a sposarsi davvero per ora non ci pensano affatto. Non vivono neppure insieme. «Ma stiamo cercando casa» giura Lorenzo, che indossa uno smoking - affittato per l’occasione, come l’abito di Silvia. Gli anelli, no, sembrava esagerato, a tutti e due. La crisi mette paura alle coppie. Ma la voglia di festeggiare il giorno più bello ha creato la stravagante tendenza dei fake wedding, i matrimoni per finta, con tanto di agenzie specializzate che si occupano, passo per passo, di pianificare l’evento. Come per un matrimonio vero.
L’esempio americano
A San Diego, sulla costa della California del Sud, c’è una festa-fiera itinerante, inventata da un’omonima agenzia di Atlanta per permettere a futuri, potenziali sposi, una prova generale del loro giorno speciale. Possono vedere in azione fiorai e pasticcieri, intrattenitori e musicisti. Ci sono perfino degli attori che impersonano gli sposi. O possono entrare in scena gli stessi ospiti. E scambiare i voti in anticipo, con marcia nuziale e flashes dei fotografi. «Abbiamo creato una sorta di show come una grande finta festa di nozze, con ballo finale, così chi ha un in mente di sposarsi, entra di persona sul palcoscenico, e dietro le quinte, della grande macchina teatrale del matrimonio» dice Callie Murray, fondatrice di «The Big Fake Wedding». Ma vengono anche giovani che non hanno nessuna idea di mettere su casa, ma si tuffano per poche ore nel brivido del party nuziale. Come per un gioco.
L’agenzia italiana
E’ questo il segreto dei finti matrimoni? L’eccitazione senza l’impegno? «C’è di sicuro il piacere del gioco, della rappresentazione teatrale» ragiona Chiara Simonelli, sessuologa e terapeuta della coppia, con cattedra alla Sapienza di Roma. «Può funzionare da clic erotico in una relazione. Saltando le assunzioni di responsabilità». In Italia, è nata di recente «Fake Wedding - Just Lovers», un’agenzia specializzata nell’organizzare cerimonie di matrimonio senza il matrimonio. Gli ideatori Ligheia Munizza e Giuseppe Lo Piccolo raccontano che l’idea è nata per caso. « Un anno fa abbiamo organizzato un fake wedding per una coppia di amici – afferma Lo Piccolo – da lì a farne un lavoro il passo è stato breve». «Organizziamo eventi su misura – aggiunge Munizza – ispirato ai blessing, cioè ai matrimoni simbolici americani. Prevediamo un rituale nuovo, con un celebrante e alcuni elementi chiave (lo scambio di promesse scritto dai due “lovers”, lo scambio di regali simbolici) e un ricevimento cucito addosso alla coppia».
Il target
«Scelgono il fake wedding le persone che ragionano fuori dagli schemi - dice Lo Piccolo - e sono affascinate da eventi innovativi, ma anche chi è separato o divorziato, chi non può sposarsi come le coppie gay. Molte coppie hanno scelto questo rito perché condividono passioni in comune, come i balli Anni 60 o i fumetti e vogliono riportarle all’interno di un evento speciale».
La moda globale
I matrimoni che durano il tempo di un party sono una voga globale. A Londra, chi si vuole sentire protagonista di una festa di nozze vip, può affittare una schiera di paparazzi scalmanati e far pure finta di litigarci. In Cina, è dilagante il fenomeno dei tongqin, uomini gay che, per nascondere alle famiglie di provenienza la loro omosessualità, organizzano matrimoni in grande stile. Ma le spose sono attrici. O amiche compiacenti. Al finto matrimonio per le famiglie, fa seguito un party nascosto per la vera coppia omosessuale, perché i matrimoni gay non sono ammessi dalla legge cinese.
La terapeuta
Insomma, se i matrimoni sono in crisi, alla festa di matrimonio non vuole rinunciare nessuno. . Resta solo il piacere, nessun rischio? «Non è detto, uscire dalla parte potrebbe non essere facile - avverte Simonelli -. La fine della festa lascia una sensazione di vuoto. E il residuo, all’interno del menage di coppia, di qualche illusione pericolosa».