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 2015  agosto 23 Domenica calendario

LA GUERRA DELLO SCIROPPO D’ACERO. MULTE E SEQUESTRI PER CHI SGARRA

Ci sono i cartelli (o trust) poco seri, come quello del petrolio, dove si decidono le quote di produzione ma poi ognuno fa quello che vuole e resta impunito. E invece ci sono i cartelli seri, come quello dello sciroppo d’acero in Canada, dove se sei un produttore ti controllano con apposite guardie e se sgarri ti stangano con multe pesanti, oppure ti sequestrano le taniche di sciroppo.
A svelare questo mondo sconosciuto è un articolo del New York Times che racconta la storia di un certo Robert Hodge. Lui si sente più americano che canadese, anche nello spirito imprenditoriale anarchico: è un agricoltore che fa lo sciroppo d’acero, ma è insofferente della disciplina e delle quote di produzione del cartello, e si rammarica di essere troppo vecchio (68 anni) per trasferire la sua azienda negli Usa, come vorrebbe fare dopo il sopruso che ritiene di aver subìto nel Quebec.
Del resto l’acero in Canada è così importante che la foglia rossa della bandiera è proprio di quest’albero, e il dolce sciroppo è un prodotto amatissimo e protetto da rigidi protocolli di qualità, ma anche di quantità. Se c’è il sospetto che tu stia distillando più di quanto hai il permesso di fare, arrivano le guardie della federazione dei produttori. Se c’è violazione delle regole, le multe sono inesorabili. E per i recidivi si arriva al sequestro. Hodge è un reprobo incorreggibile e ci ha rimesso tutta la produzione annuale che avrebbe dovuto fruttargli 40 mila euro. Per fortuna la sua fattoria dà anche altri redditi, sennò sarebbe alla fame.