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 2015  agosto 23 Domenica calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 52

(Nel paese delle Nevi. Storia culturale del Tibet dal VII al XXI secolo)

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LA VITA CULTURALE IN TIBET –
Tibet La civiltà tibetana fece il suo ingresso nella storia quando alcuni principi locali si accordarono per eleggere come loro sovrano il capotribù che governava la valle dello Yarlung, facendo di lui un re potente.
Pu Il principe di Yarlung si fregiò del titolo dinastico di Pugyel, «sovrano di Pu».
Fune Secondo il mito di fondazione, il primo sovrano divino sarebbe sceso dal cielo utilizzando una «fune celeste». I sovrani divini, una volta ultimato il loro compito sulla Terra, tornavano in cielo utilizzando la medesima fune, senza lasciare traccia delle proprie spoglie, a testimonianza del loro passaggio miracoloso.
Drigum A partire dal sesto sovrano, però, questo rito di ricongiungimento fu interrotto. Il re in questione fu chiamato Drigum, «ucciso da inquinamento», e morì tragicamente in seguito a un combattimento. Secondo la tradizione Drigum fu sfidato da un lontano parente, il quale gli chiese di rinunciare alle sue virtù magiche e divine affinché i duello fosse equo.
Matrimoni Per evitare scontri con la potenza cinese e con quella mongola, Songtsen Gampo (595-650 circa) sposò la principessa cinese Wencheng e quella mongola Bhrikuti, tutt’e due buddhiste.
Sepoltura La sepoltura di un sovrano prevedeva che, oltre ad oggetti preziosi e utensili, venissero inumati anche esseri umani. Generalmente si trattava di devoti, il cui dovere era quello di accompagnarlo sino nella tomba.
Monaci La principessa cinese Jincheng, sposata a Tri Detsuktsen, sovrano del Tibet dal 712, che fece accogliere sette monaci khotanesi giunti dai confini del regno per chiedere asilo e costruì per loro sette monasteri, poi finanziò e promosse l’arrivo di studiosi e monaci buddhisti. Quando la principessa morì, i monaci furono però accusati di aver portato la peste, e vennero banditi dal regno.
Buddha Il primo sovrano ad aver affermato con un editto la sua aderenza alla filosofia del Buddha storico Shakyamuni, proclamandola religione di stato, fu Tri Songdetsen (VIII secolo), il quale fondò il primo monastero tibetano a Samyé.
India Un tibetano che avesse voluto viaggiare in India per studiare e comprendere meglio il buddhismo, prima doveva raggiungere una località intermedia, di norma alcune cittadelle del Kashmir o della Valle del Nepal, nelle quali intercettare carovane di mercanti che fossero in grado di parlare sia il tibetano sia il dialetto dell’India settentrionale. Tutto questo era piuttosto complicato, molti tibetani compromisero la loro salute a causa del cambiamento di clima, di altitudine e di alimentazione, oppure contrassero malattie molto diffuse in India, come la malaria o il colera.
Milarepa La leggenda di Milarepa, una delle figure spirituali più amate: rimasto orfano di padre in giovane età, assieme alla madre e alla sorella Peta, si affidò alle cure di uno zio, che li trattò da servi e s’impadronì dei beni lasciati loro dal fratello morto. Diventato adulto, e incitato fortemente dalla madre, che cercava vendetta, fece una strage dei suoi parenti e di coloro, in paese, che non avevano difeso la famiglia. Quindi attraversò una profonda crisi e si mise a cercare un maestro della dottrina. Incontrò il grande maestro e traduttore Marpa, che lo mise di fronte a prove durissime ma poi gli concesse i suoi preziosi insegnamenti.
Giorgio Dell’Arti, Domenicale – Il Sole 24 Ore 23/8/2015