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 2015  agosto 21 Venerdì calendario

PICCININI: «È LO STILE LA MIA SCHIACCIATA VINCENTE»

Com’è allegra, la Statua... Scintille di contagiosa gaiezza illuminano il bell’ovale, dolce e intenso, affacciato su quel corpo scolpito che esibisce l’alleanza di un’invitante sensualità e un’energia poco consona con gli stereotipi del sesso debole. È il delitto perfetto. Niente trucchi o finzioni.
IL PERSONAGGIO
Sarà per quest’alchemica combinazione di forza e avvenenza senza artifici che Francesca Piccinini, con i suoi 185 centimetri ricevuti da Madre Natura, non intimidisce ma conquista con ammirevole semplicità. Sarà per questo che si permette il raro lusso di passare dal suo status di superstar del volley e mito dello sport (con un medagliere da brivido che vanta un oro mondiale, cinque Champions League, un oro europeo, una Coppa del mondo, quattro scudetti e le ha assicurato il titolo di cavaliere della Repubblica) a seducente testimonial e creatrice di moda.
Sull’abbagliante lungomare di Massa, in un’altalena di risa ed espressioni pensose, gioca senza malizia il ruolo di attrazione soave.
Stare bene con se stessa, Francesca, è questo il segreto?
«È un segreto coltivato nel tempo. Anch’io ho avuto le mie debolezze, i miei momenti difficili. Ma mi ritengo una persona fortunata, sono soddisfatta della donna che sono oggi. Man mano che passano gli anni acquisti più sicurezza in te stessa e lo sport ti aiuta a essere determinata, a credere nei tuoi sogni, nei tuoi ideali, a porti un obiettivo e raggiungerlo. Tra pregi e difetti cerco di mettermi in discussione, di imparare. E poi piaccio perché non ho maschere. Grazie alla mia naturalezza, per quanto famosa, sono soprattutto la ragazza della porta accanto».
A giudicare dalle apparenze, si potrebbe dire anche la sirena della porta accanto nonché un manifesto vivente della positività...
«Attenzione, tutto quello che ho raggiunto l’ho ottenuto con sacrifici, sudore, fatica, pianti, gioie ma questo ti fa capire di più la bellezza e l’importanza del lavoro fatto. Guai a tirare i remi in barca. Bisogna cercare nuovi stimoli, guardare avanti e fare i conti con i propri pregi e difetti. Il passato è archivio. Non torna».
Avere un fisico imponente crea problemi a una donna?
«Capita, ma nel mio ambiente siamo ovviamente molto alte. Con gli altri, quando mi conoscono, tutto si risolve facilmente. Da piccola avevo più problemi!».
Come è nata la passione per la moda?
«La moda mi è sempre piaciuta. Chi dice moda dice donna e viceversa. Ho stabilito da tre anni un bel legame con Liu Jo e insieme abbiamo fatto un gran lavoro creando una moda sportiva ma anche glamour. Credevo in questo progetto e adesso ci credo ancora di più. Sono entrata in punta di piedi con la volontà di imparare e ora firmo una maglietta come questa che indosso, con il mio nome. Beh, è una soddisfazione. Con mia sorella Chiara abbiamo aperto anche un negozio di abbigliamento».
Ci sono affinità tra i mondi dello sport e della moda?
«Sono legati da una forte competitività. Bisogna vincere, il più possibile. Nella moda l’obiettivo sono le vendite. Nello sport è la vittoria, un primato. Nella moda si lavora per un’azienda, nello sport per la squadra. Ma, in tutti e due i casi, è importante lavorare insieme per arrivare allo scopo finale e superare le difficoltà remando nella stessa direzione. Non come fanno i politici».
Quali sono gli interessi segreti della “Picci”?
«Dipingere, viaggiare. Leggere, riflettere, meditare. Il mio libro preferito è Siddartha
».
Che bella notizia. È un duro colpo a certi stereotipi banali. Ma cosa c’è di strano se un simbolo della fisicità è interessato alla meditazione?
«Niente, proprio niente. Siddartha è straordinario. Bisognerebbe leggerlo continuamente. Soprattutto nei momenti difficili, si sente il bisogno di porsi dei riferimenti sul senso della vita, di qualcosa di superiore alla nostra stessa esistenza. Quello di Hesse è un libro che mi dà forti sensazioni, mi fa riflettere. Lo tengo sempre con me per poi rileggerne alcune pagine. Ma, a proposito di certe idee, io dall’aspetto o per sentito dire non giudico mai nessuno. Mi interessa conoscere davvero una persona e poi capire se possiamo avere un rapporto».
Una schiacciata alla Piccinini?
«Sono una che dice quello che pensa e ci crede. Voglio continuare a crescere, magari vincere l’oro alle Olimpiadi! (ride) I sacrifici non contano. Le cose belle vengono quando ci metti il cuore. E io voglio impegnarmi al massimo nello sport, nella moda, nella vita. Non mollo mai».
Massimo Di Forti