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 2015  agosto 21 Venerdì calendario

Due saggi di Cristina di Belgioioso

«Agli inizi del 1868 la principessa Cristina di Belgioioso, ormai sessantenne, pubblica due importanti saggi in cui riassume il proprio pensiero. In “Sulla moderna politica internazionale”, Cristina dopo una vasta analisi della situazione europea, reclama la necessità di istituire scuole speciali, come in Francia, per formare i diplomatici di carriera ai quali dovrà essere affidata la politica estera italiana; mentre ne “L’attuale stato dell’Italia e il suo avvenire” svolge, con criteri moderni, una approfondita inchiesta sulle condizioni del paese soffermandosi su ciascuna delle regioni che lo compongono e mettendone in luce i pregi e i difetti. L’indagine, molto accurata e precisa, rivela, da parte dell’autrice, una profonda conoscenza dei costumi italiani. Non mancano neppure certe osservazioni ironiche, ancora molto attuali, su certe deplorevoli abitudini che caratterizzano le varie regioni del paese. Per la Belgioioso, l’avvenire dell’Italia si basa essenzialmente su tre pilastri: più scuole popolari, più strade, più ferrovie. L’opera più significativa della sua maturità resta comunque il saggio sulla condizione femminile apparso il 31 gennaio 1861 sul primo numero de “La Nuova Antologia”. Qualcuno ha definito questo scritto il primo manifesto femminista italiano, ma non è esatto. Cristina infatti non è una femminista militante e nel suo articolo non parte alla carica sbandierando slogan, come di solito fanno le femministe; si limita ad analizzare con la massima chiarezza il complesso problema della donna nella società e a porre una serie di interrogativi che ancora oggi non possono ricevere una risposta obiettiva. La “Nuova Antologia” che ospitò lo scritto di Cristina di Belgioioso era nata a Firenze sotto l’insegna dell’editore Felice Le Monnier, e diventò ben presto la più prestigiosa rivista letteraria italiana. Trasferita a Roma nel 1878, è riapparsa sotto l’antica testata nel 1978 grazie alla Fondazione creata da Giovanni Spadolini che ne è l’attuale direttore. A Spadolini dobbiamo anche il recupero dell’articolo originale della Belgioioso che apparve sulla prima pagina del primo numero della nuova serie sotto il titolo: “Della presente condizione delle donne e del loro avvenire”. Era stato Terenzio Mamiani, primo direttore della “Nuova Antologia”, a chiedere a Cristina un contributo per la nuova rivista. Il suo antico avversario, che con maschilistica protervia, considerava, insieme a Mazzini, un’“ignominia scrivere su un giornale diretto da una donna”, aveva da tempo mutato opinione. Adesso non considerava Cristina soltanto la prima “scrittrice” d’Italia, ché molte altre donne avevano scritto racconti e poesie, ma anche la prima storia e la prima giornalista professionista. Pur accettando l’incarico con una certa ritrosia (“una donna che tratti questa questione” si era schermita “non sarà mai ritenuta imparziale o disinteressata”) la Belgioioso svolse il delicatissimo tema in diciassette pagine dense, appassionate e struggenti. Come osserva acutamente la Brombert, soltanto lei, per la sua posizione unica di prestigio sociale e intellettuale, unito alla sua esperienza di donna e di madre, poteva analizzare con competenza la condizione della donna. Nella sua vita avventurosa aveva infatti conosciuto tutti gli aspetti più segreti del mondo femminile. L’articolo di Cristina risuona come il grido disperato di una donna che è stata calunniata, disprezzata, derisa per tutta la vita solo perché ha cercato di comportarsi come un uomo. “Perché” si chiede “il vile è sprezzato e scornato poiché dall’uomo si pretende il coraggio, ma questa virtù non è permessa alla donna che ricerca l’ammirazione dell’uomo?” E ancora: “Perché nulla è più antipatico dell’intelligenza, della forza e del coraggio femminile? Perché gli uomini sapienti godono dell’universale rispetto e gli ... ” (le pagine riprodotte su internet si fermano qui) https://books.google.it/books?id=KyMVBpVoHQUC&pg=PA207&lpg=PA207&dq=%C2%ABPerch%C3%A9+il+vile+%C3%A8+sprezzato+e+scornato+poich%C3%A9+dall%E2%80%99uomo+si+pretende+il+coraggio,+ma+questa+virt%C3%B9+non+%C3%A8+permessa+alla+donna?+[...]+Perch%C3%A9+nulla+%C3%A8+pi%C3%B9+antipatico+dell%E2%80%99intelligenza,+della+forza+e+del+coraggio+femminile?%C2%BB&source=bl&ots=4WvWu5xj2R&sig=x11azJNyDGYmMLuCibrpjaZg3Ck&hl=en&sa=X&ved=0CCQQ6AEwAGoVChMI1r6z9YS4xwIVzDwUCh3C1AVv#v=onepage&q=%C2%ABPerch%C3%A9%20il%20vile%20%C3%A8%20sprezzato%20e%20scornato%20poich%C3%A9%20dall%E2%80%99uomo%20si%20pretende%20il%20coraggio%2C%20ma%20questa%20virt%C3%B9%20non%20%C3%A8%20permessa%20alla%20donna%3F%20[...]%20Perch%C3%A9%20nulla%20%C3%A8%20pi%C3%B9%20antipatico%20dell%E2%80%99intelligenza%2C%20della%20forza%20e%20del%20coraggio%20femminile%3F%C2%BB&f=false