Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  agosto 14 Venerdì calendario

CANI, GATTI E MULTE

Avete un cane e abitate in appartamento? Obbligatorie almeno due passeggiate al giorno. Siete abituati a lasciare il vostro gatto in terrazza? Vietato, a meno che non lasciate un’apertura tale da consentire all’animale di rientrare in casa. E la lettiera va pulita almeno una volta al giorno. Pesci rossi? Solo negli acquari, le sfere di vetro non sono ambienti adeguati al loro benessere. Tutte le Regioni d’Italia hanno regolamenti che si occupano della custodia degli animali domestici. Ma nessuna come il Friuli Venezia Giulia, guidati! dal presidente Debora Serracchiani (nella foto), ha fissato regole così puntuali e dettagliate.
E non solo per cani, gatti, pesci e uccellini, ma anche per gli animali meno tradizionali, dai rettili ai maialini nani. Con multe (fino a 600 euro) per chi non si attiene alle disposizioni. Per arrivare, nei casi più gravi, alla revoca del diritto di custodia dell’animale. Il nuovo regolamento è entrato in vigore il 9 luglio. Ma qualche dubbio resta sull’effettiva possibilità di sanzionare i trasgressori: come controllare le due uscite giornaliere del cane? E la pulizia della lettiera del gatto? «È vero, non tutto può essere verificato e sanzionato» ammette Sabrina Loprete, referente della Regione per l’igiene urbana veterinaria, che con Paolo Zucca ha scritto le norme, «ma questo testo vuol essere una guida. E ribadire che gli animali non sono oggetti. Verso di loro abbiamo dei doveri». Tra i doveri rientrano regole basilari (i cani di taglia grande possono essere condotti al guinzaglio solo da maggiorenni) e di pura educazione (non raccogliere le deiezioni può costare una multa di 300 euro). Oltre all’indicazione delle dimensioni minime di recinti, gabbie e terrari (c’è tempo fino al 9 ottobre per adeguarsi). Per tenere un’iguana, ad esempio, serve una teca grande almeno una volta e mezza la lunghezza dell’animale. Un roditore come il gerbillo ha bisogno di una gabbia 50 centimetri per 30. Una capretta tibetana di un recinto, in giardino, di almeno 4 metri quadrati. E ce n’è anche per i commercianti: il divieto di accesso per i cani deve essere motivato al sindaco, e il documento dev’essere affisso all’esterno dei locali. Anche se già alcuni super- mercati, da Trieste a Udine, vietano l’ingresso ai cani solo in determinati settori. «Sta crescendo l’attenzione e la sensibilità nei confronti degli animali» conclude Loprete. «Speriamo che ci seguano anche le altre Regioni».■