D. Mart., Corriere della Sera 15/8/2015, 15 agosto 2015
IL CACCIATORE DI FONDI: MI HA CERCATO BERLUSCONI. E NON SOLO
In tempi di vacche magre per i partiti (il finanziamento pubblico va a scemare nel 2018) crescono le quotazioni dei professionisti del fundraising che hanno importato dagli Usa le tecniche per rastrellare fondi privati destinati a una nobile causa, sia essa umanitaria o ideologica. E ora, con la crisi che taglia risorse ai palazzi della politica sotto forma di indennità e di rimborsi dimezzati, anche Silvio Berlusconi ha ceduto e si è rivolto al principe dei «cacciatori di denaro». «In realtà mi cercano un po’ tutti: dai Radicali, alla Lega di Salvini, a alcune federazioni del Pd, fino all’ex premier che mi ha fatto chiamare ad Arcore» dice il professore forlivese Valerio Melandri che da anni tiene un master in fundraising all’Università di Bologna e da due insegna alla Columbia University.
Abituato a mettere mano al portafoglio per finanziare Forza Italia, Berlusconi si è incamminato sulla strada già battuta da Matteo Renzi con la Leopolda e il comitato elettorale che ha fatto centro con il rastrellamento di fondi privati: «Renzi si è mosso all’americana, ha dimostrato di aver capito prima degli altri certi meccanismi», spiega Melandri. E Berlusconi, è pronto alla fase operativa del finanziamento diffuso del suoi movimento magari con la creazione della Fondazione Altra Italia? «In realtà io sono andato ad Arcore un po’ di tempo fa, era Natale... Ho avuto un colloquio molto interessante con Berlusconi e il suo staff e poi sono tornato negli Usa ad insegnare e, sinceramente, di un mio coinvolgimento in questa fondazione non so niente».
Dal 2018, i partiti non percepiranno più i rimborsi elettorali e per sopravvivere si dovranno affidare al mercato: «Però io credo che il miglior sistema sia quello misto, finanziamento pubblico/mercato, perché molti studi dimostrano che la corruzione dilaga laddove questa elasticità non è prevista», puntualizza Melandri. Che fa anche una previsione: «Non è detto che nel 2018 finisca veramente il finanziamento pubblico dei partiti. Qualcosa potrebbe succedere...».
Il 2 per 1000 è andato malissimo: solo 16.518 contribuenti (su una platea di 41 milioni di soggetti fiscali) hanno scelto nel 2014 questo meccanismo per finanziare i partiti. Il fundraising , dunque, sarà un tema centrale per i leader delle forze politiche. Che dovranno individuare finanziatori forti per fare cassa (anche se la legge impone un tetto alle elargizioni liberali) ma anche un esercito di elettori disposti a pagare pochi euro a testa per dimostrare la fidelizzazione al partito.