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 2015  agosto 14 Venerdì calendario

VIETATO PATTINARE ANCHE IN UNO SHOW LA SFIDA DI CAROLINA DA STAR OLIMPICA A RIBELLE IN PISTA

Seconda fermata Pinzolo. Dopo Corvara, il bagno di folla, il tutù rosso e lo show (con caduta) davanti a 1500 persone, Carolina Kostner ha fatto il bis ieri in Val Rendena: palazzetto pieno per lei e via, trottole, doppi, tripli Axel. A Ferragosto sarà la volta di Asiago e la ragazza del ghiaccio metterà ancora i pattini per nuove trottole, nuovi Axel, doppi, tripli, questa è stata la sua vita, questa è restata.
Però c’è quella storia, che l’accompagna come un’ombra, come una maledizione: l’ex fidanzato Alex Schwazer si dopava, lei mentì alla Wada e si è beccata 16 mesi per omessa denuncia e complicità. In più il divieto di partecipare a gare ed eventi organizzati da enti sportivi. Divieto, già: Carolina non può pattinare.
Allora, il minitour valligiano di questi giorni d’agosto, davanti alla sua gente, dentro gli applausi, sul ghiaccio amato e amico? Una mossa che sa di ribellione, ma avventata. Il punto è questo: capire se le società organizzatrici delle esibizioni siano o no enti sportivi. L’Associazione turistica Corvara-Colfosco, ad esempio, non lo è: «Siamo un ente di promozione turistica» ha precisato il direttore Dapunt. Quindi tutto ok, niente sport, solo spettacolo. Però poi c’è da stabilire il ruolo avuto nell’organizzazione dalla Ghiaccio Spettacolo, “associazione sportiva dilettantistica”, come è scritto nella sua ragione sociale, registrata presso il Coni. «Nessun ruolo – precisa un comunicato della società –, siamo totalmente estranei all’organizzazione, all’amministrazione e all’allestimento della manifestazione. Abbiamo semplicemente fornito le prestazioni di alcuni membri della compagnia in quanto performer degli spettacoli ». Basta come spiegazione? Non al Coni, che lunedì aprirà ufficialmente un fascicolo per “valutare le potenziali violazioni delle Norme Sportive Antidoping e dell’art. 10.12 del codice Wada”. Il procuratore Maiello ascolterà testimoni, acquisirà le carte e deciderà se deferire Carolina. Imbrigliata da un regolamento che le impedisce legittimamente di gareggiare ma lede anche il suo diritto a esibirsi e quindi a guadagnarsi il pane con l’unico mezzo a sua disposizione, l’arte, la ragazza ha fatto probabilmente l’unica cosa possibile: s’è ribellata.
Nel caso di una nuova condanna, la gardenese sarebbe però costretta a riavviare da zero il conto della sua squalifica e quindi a dover scontare per intero i 16 mesi di interdizione a gare ed esibizioni. La vicenda s’inserisce poi in un quadro che vede la pattinatrice, bronzo a Sochi 2014, proiettata verso il giudizio del Tas, cui ha fatto ricorso per uno sconto sui 16 mesi. Sulla Kostner però pende un controricorso della Wada, che aveva chiesto un inasprimento di una squalifica ritenuta troppo blanda.
Questa la cronaca di questi giorni ma anche di questi anni convulsi, e sullo sfondo la vita di una ragazza che a 28 anni dice addio ma non troppo al suo sport, poi tira fuori le unghie e costringe l’Italia a dividersi, fu amore o un’altra cosa, sbadataggine, superficialità, o forse furbizia? La telenovela del ghiaccio, in ogni caso, continua.
Cosimo Cito, la Repubblica 14/8/2015