Maicol Mercuriali, ItaliaOggi 13/8/2015, 13 agosto 2015
A TORINO B. CANDIDA UN GELATAIO
L’operazione di rilancio politico di Silvio Berlusconi non va in vacanza. Anzi, proprio in questo periodo dove la politica romana si rifugia sotto l’ombrellone l’ex presidente del consiglio spinge sull’acceleratore. Perché mentre i (suoi) parlamentari staccano la spina per Ferragosto l’ex Cav vuole gettare le basi della sua nuova creatura: Altra Italia.
Come ha recentemente raccontato ItaliaOggi, Berlusconi è alla ricerca di venti saggi, venti nomi che possano scrivere un progetto politico credibile e che possano rappresentare un nuovo contenitore di centrodestra senza però già avere cucite addosso delle etichette politiche.
Sarà che d’estate un buon gelato non se lo nega nemmeno Berlusconi, sarà che quell’imprenditore lo cerca da anni... Fatto sta che è ripartito il corteggiamento a Guido Martinetti, uno dei fondatori del gelato Grom.
Agricoltore e gelataio, come si definisce sul suo profilo Twitter, Martinetti ha un sacco di caratteristiche che lo rendono appetibile al nuovo progetto berlusconiano.
È giovane, finora se n’è stato lontano dalla politica, è un imprenditore ma non è certo un manager stereotipato ne tantomeno un riccone con la puzza sotto al naso, poi incarna una storia imprenditoriale di successo e italiana.
È una faccia simpatica, ha un piglio convincente, è innamorato dell’Italia e dell’agricoltura. Insomma, Guido Martinetti potrebbe essere una pedina strategica per la nuova creatura di Berlusconi e se l’imprenditore piemontese dicesse sì l’ex Cav ha già pronta per lui una sfida di quelle toste: la conquista di Torino, città dove Martinetti è nato nel 1974.
Saggio, ma anche candidato. E le amministrative del 2016 potrebbero essere un test importante per l’Altra Italia berlusconiana.
Suggestioni politiche estive? Per ora sono solo scenari in cui si fa il conto senza l’oste, ma che almeno delineano una strategia: Venezia, con la vittoria alle elezioni comunali di Luigi Brugnaro, deve essere un esempio; Berlusconi aprirebbe ben volentieri le porte a candidati esterni, meno politicizzati possibili, anche per porre un argine all’avanzata della Lega Nord di Matteo Salvini che sui territori è più forte di quel che resta di Forza Italia.
E pur di avere Martinetti nel suo nuovo progetto politico, Berlusconi è pronto a chiudere un occhio sulle dichiarazioni del giovane imprenditore che, nel 2013, in un’intervista con Linkiesta.it disse che l’ex premier aveva «rovinato il Paese» e spezzò una lancia a favore di Renzi, che al tempo era solo il rottamatore.
«Renzi lo conosco e lo stimo. Secondo me ha un narcisismo positivo, che può far bene all’Italia», questo il Martinetti pensieri. «Ed è un buon punto d’incontro tra centrodestra e centrosinistra. Una cosa di cui si sente il bisogno. Perché abbiamo bisogno di governi stabili, dalla vita lunga. Dirò di più. Se dovessero scontrarsi un Renzi, a cui mi sento molto vicino e, che ne so, un Fitto, da cui mi sento molto lontano, voterei Renzi. Ma se avessi la sicurezza che il governo Fitto fosse più stabile, non ci penserei due volte e voterei Fitto. Qua bisogna durare».
Martinetti non ha mai escluso un suo impegno in politica. Qualche mese fa in un’altra intervista ha detto: «Escludo di occuparmi anche di politica, se dovessi occuparmene lo farei a tempo pieno. È un ruolo di una nobiltà assoluta e se dovessi impegnarmi in tal senso vorrei agire con rigore morale e abnegazione assoluta. È un mondo che mi affascina ma non è conciliabile con l’attività di imprenditore e con la famiglia». Sarà anche per questo che Berlusconi è tornato alla carica.
Maicol Mercuriali, ItaliaOggi 13/8/2015