13 agosto 2015
Laura Simonetti, 53 anni, e la figlia Paola Ferrarese, 27 anni. La Simonetti, di Trento, separata, due figli, un ragazzo e una ragazza, «donna in gamba», amante dello sport, da una decina d’anni stava con Claudio Rampanelli, 63 anni, imbianchino che dopo un grave infortunio un anno fa aveva iniziato un nuovo lavoro all’ufficio protocollo del Comune
Laura Simonetti, 53 anni, e la figlia Paola Ferrarese, 27 anni. La Simonetti, di Trento, separata, due figli, un ragazzo e una ragazza, «donna in gamba», amante dello sport, da una decina d’anni stava con Claudio Rampanelli, 63 anni, imbianchino che dopo un grave infortunio un anno fa aveva iniziato un nuovo lavoro all’ufficio protocollo del Comune. Con loro viveva pure l’ex marito di lei Riccardo Ferrarese, molto malato, e da qualche tempo pure la di lei figlia Paola, laureanda in architettura. Il Rampanelli, a detta di tutti «gran lavoratore, persona fantastica e piena di vita», spesso si vedeva in giro col cane Poldo o in bici, sua grande passione, assieme alla compagnia. La coppia a detta di tutti era «serena e affiatata», invece l’altro giorno il Rampanelli scrisse in un biglietto che avrebbe ucciso la Simonetti perché lo tradiva e voleva lasciarlo. Subito dopo prese un coltello da cucina e infilò la lama più e più volte nel corpo della compagna e pure della figliastra, forse perché s’era messo in mezzo nel tentativo di difendere la mamma. Quindi scrisse un altro biglietto in cui spiegava nei dettagli come aveva ucciso le due e chiamò la polizia: «Ho fatto una cavolata, ora mi ammazzo». Infine salì sul tetto della palazzina e si buttò di sotto. Volo di quattro piani. Poco prima delle 15 di mercoledì 12 agosto in una casa signorile in via Marchetti 9, nel centro storico di Trento.