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 2015  agosto 11 Martedì calendario

BOERI MILLANTA CREDITI CON IL PAPA

Secondo Repubblica il «piano B» del ministro Padoan contiene l’uscita flessibile al pensionamento. Il quotidiano di De Benedetti è generoso con il suo antico collaboratore, l’attuale presidente Inps, Tito Boeri. Dopo un’estate di tante chiacchiere (leggasi proposte «chiavi in mano», come le ha definite il professor Boeri) e nessun risultato, l’agenda ferragostana sembra offrirgli una consolazione.
Ma nessuno scommette che il tema pensioni possa scalare dal ruolo di «piano B». Che comunque resterebbe piano zero di Palazzo Chigi.
Insomma il premier Renzi ha preso le misure del vulcanico (ai limiti della molestia verbale) presidente Inps (mai amato, sopportato per il suo potente supporter, l’editore di Repubblica) e lo marginalizza volentieri.
Ma è Boeri ad avere il suo piano B per l’autunno. Per riprendere la ribalta mediatica. Il prossimo 7 novembre Papa Francesco concederà un’udienza straordinaria all’Inps, ai suoi dipendenti, alla sua dirigenza. Per il Papa le udienze non sono una novità. Per l’Inps invece è la prima volta nella sua storia secolare.
Comprensibile che il presidente, Tito Boeri, in questi giorni d’estate abbia preso carta e penna per scrivere con soddisfazione a ciascun dipendente l’annuncio: «Come ho avuto modo di scrivere, formulando la richiesta di udienza, sono convinto che si tratti di una preziosa opportunità di ascolto e di incontro per le donne e gli uomini che lavorano quotidianamente presso l’Ente, impegnati come sono sulla frontiera del servizio e del bisogno di tutta la comunità nazionale».
Un po’ meno scontato che l’ego del presidente abbia dimenticato di ringraziare uno dei suoi predecessori che aveva avuto l’idea e che aveva avviato con successo il non semplicissimo iter. L’iniziativa data infatti un anno fa.
Nell’estate del 2014 l’allora commissario straordinario Vittorio Conti colse al volo l’idea di formulare la richiesta di udienza.
Un’occasione speciale di visibilità e di buona reputazione per l’Inps. Ottima idea, quella di Conti, un anno fa, una perfetta iniziativa «di comunicazione istituzionale» e anche di rinnovato «team spirit», rivolto ai dipendenti, grazie alla trasversalità non confessionale di Papa Francesco, in un Ente che veniva dal brusco cambio di guida, dopo l’uscita traumatica dell’ex presidente Antonio Mastrapasqua.
Ma Boeri ama ballare da solo: ne sanno qualcosa sia il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sia il premier Matteo Renzi. Ed eccolo attribuirsi il merito di un’iniziativa per cui sarebbe stato opportuno ringraziare chi lo ha preceduto. Almeno comunicandolo ai dipendenti, che – da quello che riferisce chi legge la Intranet aziendale – plaudono all’iniziativa e lodano il presidente, pensando che sia farina del suo sacco.
Pierpaolo Albricci, ItaliaOggi 11/8/2015