Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport 10/8/2015, 10 agosto 2015
TIFA KNICKS E JUVE
Se dovesse scegliere, Gregorio Paltrinieri non sarebbe un nuotatore, anche se adesso con l’oro mondiale al collo i sogni prenderanno un altro colore. L’acqua è applicazione, ma il basket è la passione: «Il nuoto mi piace, è la mia vita, ma non mi ci vedo a frequentarlo dopo che avrò smesso con le gare: il mio sport preferito è la pallacanestro». Tre lettere magiche: Nba. Tifoso dei Knicks («E quindi destinato a perenne sofferenza, anche se adesso con la scelta di Porzingis abbiamo qualche speranza in più»), Greg ha vinto gare esultando con le tre dita come Carmelo Anthony, il suo giocatore cult: «Ma deve essere una cosa spontanea e infatti dopo i 1500 sl non l’ho fatta».
PASSIONI Ci ha anche provato, a giocare a basket: «Ma ero una mezza schiappa». Da quando sta a Ostia con Morini, però, il canestro è proibito: «Ha ragione, devo stare attento gli infortuni. Una volta, in un collegiale a Siviglia, il Moro è arrivato il giorno dopo e io ne ho approfittato per un cinque contro cinque. A fine serata non stavo in piedi e ho dovuto inventargli le scuse più assurde. Così, mi consolo con le statistiche: sono un patito». Ci sarebbe anche la Juventus, tra le passioni e chissà se lo inviteranno quando il Carpi la ospiterà in casa: «Sono contento per la squadra della mia città, la seria A è il premio alle sofferenze del terremoto».
NUOVI ORIZZONTI Che costrinse i genitori a vivere in tenda, una ferita che l’oro mondiale ha sicuramente sanato: «Per questa gara eravamo tranquilli - dice papà Luca - lo abbiamo visto sereno e sapevamo che avrebbe finalizzato il lavoro fatto. Perché quando si pone un obiettivo lo raggiunge, ha una determinazione incredibile: è una qualità che lo accompagna fin da bambino». Decisionista e lottatore (copyright di mamma Lorena), malgrado il carattere solare: le uniche sconfitte che sopporta sono quelle alla playstation contro Detti. È aperto a tutte le esperienze che possono arricchirlo: «Allenarmi un mese in Australia è stato fantastico, ma dopo Rio mi guarderò intorno. E poi voglio mettere a disposizione le conoscenze che ho maturato attraverso i miei viaggi per qualcosa di mio, un’attività imprenditoriale. Ci sarà tempo per pensarci». Intanto, da settembre, grazie ai risultati, avrà finalmente a disposizione il polo acquatico di Carpi e non dovrà più trasferirsi a Novellara per nuotare quando tornerà a casa. Per la gioia della fidanzata Letizia, che a vederlo con la medaglia al collo si è commossa. Perché al cuor non si comanda.