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 2015  giugno 19 Venerdì calendario

CIMABUE E STREET ARTIST IN SCENA AD AREZZO

CIMABUE E STREET ARTIST IN SCENA AD AREZZO - Sono riusciti a sbalordire perfino Emmanuele Emanuele, che si occupa di arte da più di sessant’anni: «Mi ha entusiasmato vedere come la città di Cimabue, Piero della Francesca e Giorgio Vasari sia riuscita ad amalgamare l’arte classica con l’arte contemporanea e a farle convivere. Uno dei progetti migliori che siano mai stati realizzati in Italia». Così ieri Emanuele ha voluto presentare a Roma, a Palazzo Sciarra, sede della «Fondazione Terzo Pilastro. Italia e Mediterraneo» di cui è presidente, la terza edizione di Icastica , grande rassegna di arte internazionale nelle piazze e nelle strade di Arezzo, in mezzo ai segni lasciati dalla cultura etrusca, medievale, rinascimentale. Un’idea nata dalla collaborazione del Comune della città toscana con enti e partner del territorio. E quest’anno arricchita dall’esperienza della street-art che «Terzo Pilastro» ha appena portato a termine nel quartiere romano di Tor Marancia. Dal 28 giugno al 27 settembre saranno ospitate nelle chiese, nei musei, nei palazzi storici e anche nelle vie di Arezzo, oltre cento opere di artisti contemporanei di tutto il mondo, da Fabrizio Plessi a Shigeru Saito, da Ernesto Neto a Danae Stratou. «È successo che la curiosità suscitata da questi artisti ha portato molti cittadini a scoprire le opere classiche stipate in ogni angolo sotto casa e ignorate fino ad oggi», dice il neosindaco Alessandro Ghinelli. Fabio Migliorati, direttore artistico della manifestazione, annuncia che saranno coinvolte oltre quaranta sedi nel centro storico. Stefano Antonelli, che ha seguito con Francesca Mezzano gli artisti di strada a Tor Marancia, porta ad Arezzo Moneyless, astrattista geometrico in chiave gigante, che cambierà il volto di una piazza adibita a parcheggio. Sten&Lex stanno trasformando la zona della Misericordia, da cui partono le ambulanze. Eron, ex graffitaro di Rimini approdato alla Biennale di Venezia, è impegnato a piazza Amintore Fanfani sulla facciata di una caserma. L’americano Brad Downey, che riorganizza artisticamente la segnaletica stradale ed è capace di trasmutare in una notte la pavimentazione di una piazza o di mettere i pattini a tutte le panchine di un parco, ad Arezzo interverrà su una fontana. Il risultato dovrà essere una sorpresa, perciò non si anticipa nessuna descrizione dell’opera; soltanto l’intenzione dell’artista: chiedere ai cittadini la fiducia verso ciò che è estraneo, sconosciuto. E insieme all’arte ci saranno concerti, spettacoli, proiezioni cinematografiche, giornate di studio. Come quella dedicata dal matematico Piergiorgio Odifreddi alla bellezza dei numeri.
Lauretta Colonnelli