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 2015  agosto 08 Sabato calendario

SPARÌ DOPO UN CONCERTO RITROVATO UNO STRADIVARI RUBATO 35 ANNI FA

Qualche giorno fa, una donna appena arrivata dalla California, Thanh Tran, sedeva nella hall dell’Ace Hotel di Manhattan sulla 29° strada, aspettando di incontrare Philip Injeain, un costruttore ed esperto di violini. Aveva qualcosa da mostrargli: uno strumento che suo marito, Philip Johnson, aveva tenuto chiuso in una cassa per molto tempo e che le aveva consegnato quattro anni fa, poco prima di morire. Injeain si occupa abitualmente di perizie di antichi strumenti e non ci ha messo molto a capire che quel violino doveva essere maneggiato con molta attenzione. Mancavano la cordiera, il ponticello e i piroli, ma la forma delle «f» sulla tavola armonica, la patina del legno e altri inconfondibili particolari portavano a una sola conclusione. «Signora – ha detto l’esperto dopo pochi, lunghissimi minuti –: ho due notizie per lei, una bella e l’altra brutta. Quella bella è che questo violino è uno Stradivari. Quella brutta è che è rubato, e che devo avvisare la polizia».
Lo strumento apparteneva a un grande violinista di origine polacca, Roman Totenberg, che lo aveva acquistato nel 1943 per 15.000 dollari (200.000 dollari di oggi) e lo aveva suonato per 40 anni con giganti come Igor Strawinsky, Aaron Copland, Leopold Stokowski e Arthur Rubinstein prima di dedicarsi quasi esclusivamente all’insegnamento alla Longy School of Music di Cambridge, Massachusetts. È stato proprio nella scuola, il luogo nel quale avrebbe dovuto essere più al sicuro, che lo Stradivari è sparito dopo un concerto nel 1980.
Totenberg lo aveva lasciato nel suo ufficio per incontrare gli spettatori e gli amici che venivano a congratularsi con lui per l’esecuzione, e quando era tornato lo strumento non c’era più. «Non posso descrivere il suo dolore – ha ricordato Jill, una delle tre figlie –. Era come se avesse perso un braccio». I sospetti di Totenberg caddero subito su Philip Johnson, all’epoca ambizioso aspirante violinista, che era stato visto aggirarsi intorno all’ufficio dopo il concerto. Ma non c’erano prove sufficienti per convincere la polizia ad aprire un’indagine. La moglie, con spirito pratico, aveva proposto di contattare la Mafia perché mandasse qualcuno a riprendere il violino a casa di Johnson, ma non se ne fece niente. Totenberg incassò i soldi dell’assicurazione e si comprò un altro violino, che non valeva la metà di quello perduto. Conosciuto come «Ames», dal cognome di un violinista che l’ha utilizzato a lungo alla fine del XIX secolo, lo strumento ritrovato è stato costruito nel 1734 da Antonio Stradivari con il sonoro abete rosso della Val di Fiemme e oggi vale centinaia di migliaia di dollari.
A New York, una corte federale ha stabilito che la signora Tran non era consapevole della provenienza illecita del violino, che l’ha restituito spontaneamente e che nessuno sarà perseguito per il furto. Totenberg non è vissuto abbastanza per rivedere il suo Stradivari: è morto a 101 anni nel 2012. La figlie lo venderanno a qualcuno molto bravo, che lo suoni ancora. E, soprattutto, che non lo perda mai di vista.
Vittorio Sabadin, La Stampa 8/8/2015