Paolo Pittaluga, Avvenire 8/8/2015, 8 agosto 2015
FRENA ANCHE LA GERMANIA. IN STALLO LA RIPRESA EUROPEA –
La ripresa economica, in Europa, non è quella attesa. E neppure i Paesi che si sperava potessero fare da traino riescono ad esprimere la loro potenza. Lo dicono i dati del mese di giugno di Germania e Francia che gli analisti non esitano a definire deludenti. La locomotiva tedesca, infatti, nella produzione industriale ha registrato un +0,6% in netto calo rispetto al 2,4% di maggio e al 2,2% stimato dagli analisti. Va poi osservato che nel settore privato Berlino segna sì una crescita ma pure qui a ritmo moderato, con l’indice che registra l’attività nel settore manifatturiero e dei servizi che è rimasto stabile a 53,7 come il mese precedente e leggermente sopra la stima di 53,4. E l’export è sceso dell’1% a giugno, ben oltre l’atteso -0,5%. Giù, dello 0,5%, pure l’import. I surplus commerciale è salito a 24 miliardi di euro, contro i 19,5 miliardi di maggio e gli attesi 21,5 miliardi di euro.
Guardando i numeri che arrivano da Parigi, la produzione industriale in Francia registra una ’frenata’ del 0,1% mensile a giugno contro l’atteso incremento dello 0,2% e, soprattutto, dopo il +0,4% di maggio. La produzione manifatturiera del mese scorso è arretrata dello 0,7% contro il +0,7% del mese di maggio.
Sorride decisamente la Spagna dove, in base ai dati pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica, la produzione industriale a giugno ha fatto segnare un +0,4% – a maggio era stata del +0,6% –. Il confronto annuo mette in evidenza un incremento del 4,5% nel mese – quando a maggio era stato del 3,2% – superiore alle previsioni degli analisti che avevano stimato un +3,9%.
Dati comunque migliori di quelli del nostro Paese dove l’Istat, già due giorni fa, aveva denunciato una crescita moderata ma, soprattutto, la mancanza della ripresa dell’occupazione. «Dall’inizio dell’anno, infatti, non si è ancora verificata una ripresa stabile dell’occupazione. Tuttavia alcuni segnali positivi prefigurano andamenti più favorevoli nei prossimi mesi» ha sottolineato l’Istituto di statistica. Nei dati più recenti delle forze di lavoro, relativi al mese di maggio, l’occupazione è tornata a calare (-0,3% rispetto al mese precedente) dopo l’incremento verificatosi in aprile (+0,6%). Tuttavia, dall’inizio dell’anno, il livello complessivo degli occupati è rimasto sostanzialmente invariato. A maggio il tasso di disoccupazione si è stabilizzato attorno a quota 12,4%, confermando il valore del mese precedente. E l’indice della produzione industriale a giugno ha segnato un calo mensile dell’1,1%.