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 2015  luglio 30 Giovedì calendario

TWITTER, I RICAVI NON BASTANO PIÙ

La crescita del fatturato non è bastata a convincere gli investitori, che si sono invece concentrati sul rallentamento del numero degli utenti e sul risultato economico, ancora negativo. Twitter è così crollato ieri a Wall Street, nonostante lo scivolone già accentuato nell’aftermarket martedì sera, dopo la comunicazione dei risultati trimestrali.
La società guidata dal co-fondatore Jack Dorsey dopo il burrascoso addio del ceo Dick Costolo ha infatti chiuso il secondo trimestre con ricavi in crescita del 61% a 502,4 milioni di dollari, ben oltre le più ottimistiche stime del mercato, a cui ha fatto però fronte una crescita degli utenti mensili di solo il 2,6% a 316 milioni. Nella conference call che ha seguito i conti, inoltre, il direttore finanziario Anthony Noto ha fatto sapere che l’azienda non vedrà «una crescita significativa degli utenti» per un considerevole periodo di tempo. Una considerazione che ha accentuato le perdite del titolo, crollato nel corso della giornata di oltre il 13% dopo lo stesso disappunto espresso pubblicamente da Dorsey, secondo il quale la crescita degli utenti «È inaccettabile, non siamo contenti di questo».
I continui investimenti in nuovi data center e personale hanno inoltre portato a perdite per 136,7 milioni di dollari, o 21 centesimi ad azione, rispetto al rosso dello stesso periodo del 2014 di 144,6 milioni di dollari, o 24 centesimi per azione.
Escludendo le spese straordinarie, Twitter ha raggiunto profitti per 7 centesimi per azione, superiore alle stime degli analisti ferme a 4 centesimi. Per cercare di risollevare le sorti dell’azienda, Twitter sta cercando di spingere gli investitori ad analizzare i dati del traffico attraverso altri parametri rispetto a quello degli utenti unici mensili, che continuano a crescere a un passo poco convincente. Twitter, che sta cercando un nuovo ceo, sostiene di attirare 500 milioni di persone al mese, che tuttavia non si iscrivono al servizio. Per questo il gruppo sta cercando di dare più contenuti visibili a questi visitatori occasionali, sperando che tornino sulla piattaforma e si iscrivano. Inoltre sta cercando di capire come generare ricavi dagli utenti web che vedono i tweet all’esterno di Twitter, su altri siti di notizie o aggregatori come Flipboard o Yahoo.
Davide Fumagalli, MilanoFinanza 30/7/2015