Paolo Mastrolilli, La Stampa 30/7/2015, 30 luglio 2015
GISELE CON IL BURQA A PARIGI PER ANDARE A RIFARSI IL SENO
Chi è quella donna coperta dal burqa, che sale su una Mercedes fuori dal Bristol Hotel di Parigi? Non è una devota signora musulmana, perché ai piedi porta dei sandali aperti, ma l’ex super modella Gisele Bundchen. Non si nasconde per la vergogna dello scandalo sportivo che sta travolgendo il marito Tom Brady, grande quarteback dei New England Patriots, ma per celare un intervento di chirurgia plastica.
Gisele era la modella più pagata del mondo, con 47 milioni di dollari guadagnati solo l’anno scorso. Ad aprile, però, ha annunciato il ritiro dalle sfilate, perché a 35 anni d’età «ho imparato ad ascoltare il mio corpo. Automaticamente mi dice cosa fare, e ora ha chiesto di fermarsi. Io lo rispetto, e ho il privilegio di poter ubbidire».
Secondo il tabloid «New York Post», però, la Bundchen ha anche notato che dopo aver partorito due figli la sua linea è cambiata. Quindi ha deciso di concedersi un paio di interventi di chirurgia plastica, per ritoccare il seno e gli occhi, come regalo di compleanno. Il 15 luglio scorso è andata dai chirurghi della International Clinique du Parc Monceau, insieme con la sorella minore Rafaela, ma non voleva farsi riconoscere. Perciò ha optato per il travestimento del burqa, peraltro vietato in Francia, perché era il periodo del Ramadan. Il particolare del piede scoperto, però, l’ha tradita, facendo insospettire i paparazzi. I segugi del «New York Post» così hanno scoperto in fretta la verità. La misteriosa donna era Gisele, che il fidato autista di sempre aveva portato prima alla clinica, poi di nuovo al Bristol, e quindi alla spa Les Sources de Caudalie, dove ha fatto la convalescenza per cinque giorni. Costo dell’operazione: 11.000 dollari.
La rivelazione imbarazzante è arrivata proprio mentre Gisele deve fronteggiare un’altra emergenza famigliare. Il marito Tom è stato accusato di aver fatto sgonfiare i palloni prima delle semifinali del campionato di football, per avere un vantaggio rispetto agli avversari. I Patriots, infatti, hanno vinto quella partita, e poi anche il Superbowl. Brady però è stato scoperto, ha negato tutto, ma è stato multato e squalificato lo stesso per quattro giornate, un’eternità nel breve campionato di football. Ha fatto ricorso ma è stato bocciato, perché nel frattempo si è saputo anche che ha distrutto il telefono con cui aveva parlato dello scandalo, per nascondere le prove. Fra la prima e la seconda notizia, insomma, c’è la fine di due miti.