Anneta Konstantinides per http://www.dailymail.co.uk/ http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/teatro-privato-ragazzina-mosca-sfarzosa-casa-dell-opera-105860.htm, 29 luglio 2015
Il teatro privato di una ragazzina di Mosca, la sfarzosa casa dell’opera di Monte Carlo, un tuffo nella piscina infinita di un hotel di lusso a Singapore
Il teatro privato di una ragazzina di Mosca, la sfarzosa casa dell’opera di Monte Carlo, un tuffo nella piscina infinita di un hotel di lusso a Singapore. Sono solo alcune delle immagini scelte dal fotografo Myles Little per raccontare lo stile di vita dell’1% della popolazione più ricca del mondo nell’album “I privilegi ai tempi dell’ineguaglianza globale”. “Voglio accendere i riflettori sul mondo nascosto dei super-ricchi - spiega Little - ma intendo fotografarlo da una prospettiva diversa da quella delle auto di lusso e delle ville milionarie perché, alla fine, quello che vediamo sulle riviste è solo una goccia nel mare”. varvara nel suo teatro di casa varvara nel suo teatro di casa Little mette a fuoco la vita familiare, il lavoro e la fede delle persone, traendo ispirazione dall’esposizione “The Family of Man” del fotografo americano Edward Steichen, presentata nel 1950 al MOMA di New York. Ma con alcune differenze. “The Family of Man - dice il fotografo - pretendeva che, nonostante le differenze, l’umanità fosse un’unica grande famiglia. Io penso invece che lo 0,1 o lo 0,01% della popolazione più ricca del pianeta sia anni luce avanti rispetto a tutti gli altri e viva in un mondo che è precluso a tutti noi”. Ed è proprio la discrepanza tra questi due “ecosistemi” la protagonista dell’album fotografico. rinoplastica james rinoplastica james Little è anche convinto che la maggior parte della gente sia “innamorata” della ricchezza: “Vedo un sacco di persone normali che ostentano ricchezza e chiamano le celebrità per nome, come se fossero amici intimi. Il problema della nostra società è che ci piace identificarci con i ricchi, persone che in realtà non conosciamo e con cui non abbiamo niente in comune”.