Avvenire 29/7/2015, 29 luglio 2015
ROSSI DORIA. IL MAESTRO DI STRADA ESPERTO DI PERIFERIE DIFFICILI
Dalle piazze del ’68 all’insegnamento nelle scuole difficili e ai ragazzi di strada. Marco Rossi Doria, l’ex studente ribelle e maestro di strada, oggi neo-assessore capitolino alla Scuola e allo sviluppo delle Periferie, ha esordito dicendo che sarà «un assessore di strada », che andrà «in giro a parlare con le persone».
Nato a Napoli nel 1954, Rossi Doria ha un figlio. Insegnante, esperto di politiche educative e sociali, è stato sottosegretario all’Istruzione del governo Monti dal 2011 al 28 aprile 2013 ed è stato riconfermato allo stesso incarico dal 2 maggio 2013 al 22 febbraio 2014 nel governo Letta. Ha collaborato anche con il linguista Tullio De Mauro, quando questi è stato ministro della Pubblica Istruzione con il governo Amato dal 2000 al 2001.
Laureato in Scienze dell’educazione presso la Pontificia Università Salesiana, è maestro elementare dal 1975. Negli anni ha insegnato a Roma, Napoli, Trento, negli Usa, a Parigi e a Nairobi. Tornato a Napoli nel 1994, oltre a dedicarsi all’insegnamento ha partecipato al lavoro di strada con bambini e adolescenti dei Quartieri Spagnoli: doposcuola, laboratori creativi, costruzione di una rete integrata nella prospettiva dello sviluppo locale partecipativo, avvio di percorsi scuola-lavoro.
Il ministro Berlinguer lo ha nominato primo maestro di strada d’Italia e, sulla base di questa esperienza, Rossi Doria ha fondato a Napoli il progetto Chance-Scuola pubblica di seconda occasione. Con il libro Di mestiere faccio il maestro (L’ancora del mediterraneo) è stato finalista al Premio Viareggio. È coautore, tra gli altri, del libro La scuola deve cambiare.
Le idee Rossi Doria le ha chiare. «Attraverso la scuola possono essere rilanciate anche le periferie, perché ci sono i bambini e tutti quelli che ci lavorano », ha spiegato. «Questa è una grande e inaspettata responsabilità che condurrò con impegno e dedizione, in coerenza con la mia storia professionale: scuola, formazione e periferie sono tre parole chiave sulle quali mi sono a lungo impegnato e lavorerò per favorire reali miglioramenti nella vita quotidiana dei cittadini romani», ha promesso nell’accettare il nuovo incarico.