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 2015  luglio 29 Mercoledì calendario

È IL MOMENTO DELLA LETTERA F

È IL MOMENTO DELLA LETTERA F–
Proprio ieri, viaggiando in autostrada, ho notato per la prima volta una vettura la cui targa inizia con la lettera F. Erano molti anni che la numerazione cominciava con la E. Pensando alle auto di famiglia, ho ricostruito la durata della E, che è comparsa nel 2009. Da quando è cominciato questo sistema? Per quanto tempo potrà durare? E come funzionano le cosiddette targhe quadrate, che invece iniziano dalla Z?
Ugo Salvemini Roma

Poco meno di 22 anni. Tanto ci è voluto per “esaurire” le prime cinque lettere dell’alfabeto. Parliamo di targhe per autoveicoli, visto che qualche settimana fa, come ha notato il lettore, ha debuttato la vettura “siglata” FA 000 AA, quasi 22 anni dopo l’entrata in vigore del nuovo sistema nazionale di targatura previsto dall’attuale Codice della strada (e dal suo regolamento di esecuzione), avvenuta il 1° ottobre 1993. Quel giorno sparì il vecchio sistema, quello su base provinciale (ma l’apposizione di un adesivo con la sigla della provincia di prima immatricolazione può essere ancora richiesta).
La macchina targata AA 001 AA fu immatricolata a Terni ed era una Fiat Punto, tuttora in circolazione nel Salernitano. Parallelamente, l’Istituto poligrafico e zecca dello Stato, l’unico soggetto autorizzato per legge a stampare, nel proprio stabilimento di Foggia, le targhe dei veicoli, iniziò a produrre le quadrotte, quelle targhe di forma un po’ più quadrata con i caratteri distribuiti su due righe, il cosiddetto formato B (29,7x21,4 cm, mentre quelle rettangolari, il formato A, misurano 52x11 cm), usate sui fuoristrada con la ruota di scorta a sbalzo sul portellone posteriore o, comunque, sugli autoveicoli il cui alloggiamento non consente l’installazione della targa rettangolare. Per evitare problemi di produzione fu deciso di dedicare tutta una lettera, la Z, a questo tipo di targa. La prima vettura su cui fu montata, non più in circolazione, fu anch’essa immatricolata a Terni.
Dal 1993, l’Ipzs ha prodotto quasi 54 milioni di targhe per autoveicoli (senza considerare quelle per moto, macchine agricole, eccetera), a una media di oltre 2,4 milioni di pezzi all’anno. Non senza intoppi, come le periodiche, assurde emergenze per la mancanza di targhe, un problema dovuto all’errata gestione della produzione che, solo quest’anno ha già paralizzato per ben due volte le immatricolazioni.
A questi ritmi, il sistema di targatura in vigore, costituito da una sequenza alfanumerica di due lettere, tre numeri, due lettere, durerà in tutto, considerando che la lettera X è riservata alla targa ripetitrice e la Y alla polizia locale, circa 89 anni. Cioè altri 67...
Mario Rossi