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 2015  luglio 28 Martedì calendario

Uno, due anni, forse poco più. Le fonti ufficiali non si sbilanciano, ma i tempi in cui La Paz, Bolivia, la capitale più alta del pianeta, avrà completato la sua rete di telecabinovie, 9 linee per un totale di 30 chilometri, contro gli attuali 10 chilometri (per tre linee), che pure già costituiscono il primato del mondo

Uno, due anni, forse poco più. Le fonti ufficiali non si sbilanciano, ma i tempi in cui La Paz, Bolivia, la capitale più alta del pianeta, avrà completato la sua rete di telecabinovie, 9 linee per un totale di 30 chilometri, contro gli attuali 10 chilometri (per tre linee), che pure già costituiscono il primato del mondo. E’ il progetto fortemente voluto dal presidente, di sinistra, Evo Morales, che ha pensato di risolvere così i problemi di viabilità urbana della piccola metropoli andina, una città da 1,8 milioni di abitanti dispersi su un territorio che spazia dai 3200 ai 4000 metri, con l’aeroporto, "El Alto" di nome e di fatto, a sovrastare di almeno 400 metri il vero e proprio downtown. Il tutto in un momento di grande boom economico per il paese Latino americano, con annessi (molti) pro e (pochi) contro tra i quali il congestionamento dei centri urbani è in ogni angolo del mondo uno dei più annosi da risolvere. La Paz. La funivia presto avrà 10 reti Navigazione per la galleria fotografica 1 di 13 Immagine Precedente Immagine Successiva Slideshow () () E nella mente del primo cittadino boliviano, la rete di telecabine - sia le vecchie che le nuove sono made in Dopplemayr-Garaventa, il leader mondiale austro-svizzero nella costruzione degli impianti di risalita - vuole essere non già un vezzo per turisti (i quali comunque apprezzeranno) ma la prima, vera metropolitana dei cieli. Esempi simili stanno sorgendo o sono in fase avanzata di progetto a Medellin e a Bogotà, in Colombia. Complice la sua orografia da città di montagna, La Paz è storicamente affetta dal caos del suo traffico, con strade strette, tortuose e ipercongestionate nelle quali taxi e minibus, molti dei quali con le insegne di categoria scritte a mano e incollate ai parabrezza, a renderne perlomeno dubbia l’affidabilità. Ora, complice la grande crescita del Pil ottenuta dall’esportazione di gas naturale e di minerali, la svolta che sa davvero di piccola rivoluzione. Una rivoluzione quasi obbligata, anche perché, complici le forti pendenze, e una fitta rete sotterranea di fiumi, l’opzione tradizionale della metropolitana era ai limiti dell’impraticabilità. Delle tre linee attuali, due collegano la città a El Alto e quindi all’aeroporto. Nelle scorse settimane sono cominciati i lavori per due delle sei nuove linee. I tempi non sono stati resi noti - Mi Teleferico, la compagnia di stato che gestisce il servizio non si pronuncia, i comunicati di Dopplemayr-Garaventa parlano di due anni per la consegna di due delle linee, ma la sensazione degli osservatori locali è comunque che nell’arco di un anno, massimo due, la gran parte dell’opera sarà completa. E c’è chi si spinge a dire che entro il 2030 il network sarà ampliato a 16 linee. Roba da Tube londinese o da metrò parigina, che noi romani o milanesi - per non parlare delle altre città - sogniamo per le reti sotterranee delle città italiane. La Paz. Ecco la prima metropolitana dei cieli Condividi E il focus della prima fase del progetto era semplicemente quello di "unire due città", La Paz propriamente detta ed El Alto (che di fatto sovrasta la capitale per abitanti, circa 1 milione contro 800 mila), "ora - spiega Cesar Dockweiler, manager del Mi Teleferico - stiamo creando una vera e propria rete urbana". A network completato, sarà possibile trasportarvi 27 mila passeggeri all’ora. Già ora, chi può beneficiare della rete esistente parla di tempi di transfer casa-ufficio dimezzati. "Non ci sono ingorghi - racconta alla Reuters Ivan Rodriguez, giovane medico, che appunto riferisce di un commuting giornaliero sceso da un’ora e mezza a 45 minuti. - Eppoi i minibus sono poco confortevoli. Senza dimenticare come vieni trattato dai conducenti"... E in questo, al contrario che nella maggior parte dei casi italiani, il cambio è integrale, perché il sistema di telecabine è al 100 per cento automatico. Il costo dell’opera è sicuramente importante: 234 milioni per la prima fase, mentre per la seconda, al momento, si prevede una spesa poco meno che doppia, 450 milioni di dollari. Ma gli interessati negano si tratti di uno spreco, semmai il contrario. Dockweiler cita per le reti metropolitane tradizionali costi medi superiori ai 100 milioni di dollari al chilometro, 4-5 volte superiori ai 23 milioni circa che si pensa costerà, alla fine, la metropolitana del cielo di La Paz. "Molto più economica della metropolitana - garantisce il manager - tanto che la gestione si paga con i soli prezzi del biglietto". Che costano 3 bolivianos, poco meno di 40 centesimi di euro. La Paz. Ecco la prima metropolitana dei cieli Condividi Non tutti amano la nuova rete. Tra i detrattori, inevitabilmente c’è chi vede il Teleferico transitare sopra il suo tetto. Qualcuno non gradisce che i passeggeri sbircino sulle sue cose. E c’e’ chi ironizza sostenendo che i prezzi delle tende hanno subito una forte impennata dopo la costruzione degli impianti...