varie, 28 luglio 2015
PASSALA
«Ciao, buongiorno, buon appetito. E passala...» (le prime parole di italiano imparate da Luiz Adriano).
INCUBI «Quando eravamo compagni di squadra alla Juve spesso dormivo con Ibrahimovic nella stessa camera. Una volta, nel cuore della notte, si è svegliato e si è messo a urlare: “Adi, sveglia! Ho avuto un incubo. Ho sognato che Ronaldo era più forte di me!”. Ho cercato di tranquillizzarlo ed è riuscito a riaddormentarsi solo quando gli ho detto: “No, Zlatan, no… Tu sei il migliore al mondo. Calmati...» (Adrian Mutu).
CAVOLETTI «Balotelli costa dieci milioni, ma con lo sconto lo aspetto a braccia aperte. Cassano per ora non arriva, qui comando io, magari se non è lui è uno meglio. Gasperini lo rispetto come uomo, ma come allenatore deve stare un po’ zitto. Si facesse più cavoletti suoi…» (Massimo Ferrero).
PICCOLO «Bertolacci lo farei giocare davanti alla difesa. Sa liberarsi dell’avversario, ha potenza, è dinamico, potrebbe diventare un piccolo Pirlo. Finora è stato impiegato come mezzala, ma deve trovare il suo vero ruolo. Ambi-piede, tempi di gioco: può trasformarsi in regista di livello» (Luigi Delneri).
NOSTALGIA «Mi piace soprattutto pensare di essere una giocatrice che dà tutto in campo e che è sempre difficile da battere. Più che altro, di fronte al tennis tutto potenza di oggi, avverto un po’ di nostalgia: a me piace la tattica, l’intelligenza, la ricerca ragionata del punto. Ora invece picchiano tutte» (Sara Errani).
CASTIGO «Da nessuna corsa credo di avere imparato come da questo Tour de France. Ripartirò per inseguire nuovi obiettivi e mi ricorderò per sempre di quello che è successo qui. Non è un castigo andare alla Vuelta, non lo vivo così. Voglio divertirmi, perché in questo Tour mi è successo soltanto negli ultimi giorni» (Vincenzo Nibali).
COMPROMESSI «La mia fidanzata, Eleonora, mi ha sempre sostenuto. Ci scherziamo su: lei sa che le due compagne del sincro sono più forti di lei e mi dice: “tu nuota con le migliori, sono idoli per me, goditi il nuoto con loro, ma per il resto sei tutto mio”. È un bel compromesso» (Giorgio Minisini, primo sincronetto di bronzo ai Mondiali di nuoto).
BARBA «Mi piace coinvolgere il pubblico, senza tifo non riesco a saltare. Ma i miei sono atteggiamenti spontanei. E la barba su una sola guancia nasce ai tricolori juniores di Bressanone 2011, su idea di mio papà-coach Marco. Passai da 2.14 a 2.25: è diventata una regola» (Gianmarco Tamberi).