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 2015  luglio 28 Martedì calendario

È UN ROMPIPALLONE IN FORMATO TV – 

Esclusi Natale, S. Stefano, il primo dell’anno, il lunedì di Pasquetta, il 2 maggio e il 16 agosto, è dal 20 febbraio 2006 che il Rompipallone di Gene Gnocchi finisce in prima pagina. Sulla Gazzetta. E dal primo di luglio, allo scoccare della mezzanotte — sino alla fine del mese — è diventato pure un format per il canale 59. Su GazzettaTv, of course.
Che differenza c’è tra il Rompipallone cartaceo e quello televisivo?
«Entrambi hanno come prerogativa l’irriverenza, l’ironia e gli sfottò nei confronti dei personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo. Ovvio che lavorando su una trasmissione di 20 minuti e non sul graffio quotidiano diventa più complicato. Ma queste difficoltà – se così si possono chiamare – le affronto con piacere pur di dare il mio contributo a GazzettaTv. Perché io mi sento ormai parte della famiglia, e mi fa piacere esserci».
Se l’aspettava questo successo del Rompipallone?
«L’altra sera ero a fare una serata a Ventimiglia, e appena arrivato in piazza la gente mi ha chiesto: “Qual è il Rompipallone di domani? Diccelo!”. Non me l’aspettavo, ma adesso sono stimato proprio per il Rompipallone, è come se fosse entrato nella quotidianità delle persone».
E com’è nata l’idea di mandarlo in tv?
«Da un reciproco scambio di spunti tra me e il direttore della Gazzetta, Andrea Monti. Ma devo ringraziare anche gli autori Massimo Bozza, Federico Vozzi e Piero Passaniti con i quali ho pensato il format: quello del notiziario che punteggiasse il corso dell’informazione».
Qual è il personaggio che si è più divertito a prendere di mira?
«Ultimamente mi diverto da impazzire con lo sketch di Cesare Cadeo che vende i giocatori e cede Balotelli con il set di coltelli in omaggio… una roba che da sola vale la puntata. Ma anche Lotito, Tavecchio, Berlusconi e Mr Bee, Thohir… il calcio è bello anche per questo».
Il Rompipallone più bello che ha scritto?
«Mi ha molto divertito quello su Varoufakis ottimista per il futuro della Grecia: “Aspetto anch’io il bonifico da Manenti”».
C’è qualcuno che si fa sentire dopo esser stato nominato?
«Ogni volta che prendo di mira Materazzi, lui mi manda un messaggino: “Sei sempre il solito c...!”. Ovviamente in tono simpatico…».
E una reazione negativa che non s’aspettava?
«Quando scrissi quel Rompipallone sul figlio di Moggi che aveva affittato l’aereo per portare la D’Amico a Parigi. Mi arrivò una telefonata, non da lui direttamente, in cui mi si fece notare che non era stata cosa gradita...».