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 2015  luglio 27 Lunedì calendario

Ancora chiusa la Borsa greca • Presto la riforma in materia di scioperi • Nel 2014 più di duemila scioperi nei servizi pubblici • L’appello del papa per liberare i sequestrati • Nuoto sincronizzato misto: una medaglia agli italiani • Una petizione contro Valentina Vezzali ministro • La droga che paralizza • Un delitto in provincia di Reggio Calabria Borsa La Bce in serata ha bocciato la richiesta della Borsa di Atene di riaprire il listino già a partire da oggi

Ancora chiusa la Borsa greca • Presto la riforma in materia di scioperi • Nel 2014 più di duemila scioperi nei servizi pubblici • L’appello del papa per liberare i sequestrati • Nuoto sincronizzato misto: una medaglia agli italiani • Una petizione contro Valentina Vezzali ministro • La droga che paralizza • Un delitto in provincia di Reggio Calabria Borsa La Bce in serata ha bocciato la richiesta della Borsa di Atene di riaprire il listino già a partire da oggi. I motivi alla base della decisione di Francoforte sono di natura tecnica: Atene ha chiesto una riapertura del listino senza restrizioni di alcun tipo, dalla Bce invece è arrivata la richiesta di un decreto del ministro delle Finanze che indichi alcune restrizioni sull’uso del denaro dai conti bancari greci per gli scambi sul mercato finanziario. Restrizioni che dovrebbero essere temporanee e che richiedono un po’ più di tempo per finalizzare i dettagli. Il listino di Atene è chiuso ormai da fine giugno, quando è stata decisa la stretta sulla circolazione del contante, indispensabile per limitare l’ormai scontata emorragia di liquidità con la corsa dei greci agli sportelli per ritirare i risparmi. La ripresa degli scambi, seppure a scartamento ridotto, potrebbe arrivare da domani. Scioperi/1 A settembre la Commissione affari costituzionali del Senato dovrebbe mettere in calendario il disegno di legge per la riforma in materia di scioperi. Due proposte: una presentata nel febbraio del 2014 dall’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, l’altra più recente a firma del senatore Pd Pietro Ichino. L’obiettivo è quello di evitare le proteste selvagge. L’idea cardine di entrambe le proposte di legge è quella di introdurre una soglia di consenso per rendere valida l’azione di protesta. Sacconi ipotizza che nel settore dei trasporti possano proclamare una agitazione solamente i sindacati che hanno complessivamente almeno il 50% della rappresentanza. In alternativa le organizzazioni che anche in associazione tra loro hanno almeno il 20% possono ricorrere al referendum preventivo, che però deve registrare almeno il 30% di lavoratori favorevoli. La proposta di Ichino prevede invece una soglia del 50% sia per i sindacati proponenti sia per l’approvazione con il referendum. All’estero (dalla Germania, dove vige l’Urabstimmung, a Regno Unito, Spagna e Grecia) questa è una prassi ormai consolidata da anni. Ichino, oltre alle soglie di sbarramento, propone l’allungamento della durata degli abbonamenti per gli utenti ed il taglio dei trasferimenti alle aziende di trasporto proporzionale ai giorni di sciopero (Baroni, Sta). Scioperi/2 Nel 2014 ci sono stati 2.084 scioperi nei servizi pubblici, mentre l’anno prima erano stati 2.338. I settori più colpiti sono trasporto pubblico locale (Tpl) e servizi di igiene ambientale. In questi due ambiti si sono registrati quasi la metà degli annunci complessivi di protesta, in tutto 331 nel primo comparto e 316 nel secondo. Ovvero quasi una al giorno in ognuno dei due settori. A seguire il trasporto aereo, con 182 scioperi proclamati (+10% sul 2013) e quindi le ferrovie con 143 (+30%). Visto che difficilmente queste agitazioni si sovrappongono, perché la legge lo vieta, si può dire che in 12 mesi nell’intero settore dei trasporti ci sono state 656 proclamazioni di sciopero. Se si tolgono le domeniche si viaggia ad un ritmo di più di due al giorno. Che queste proteste si siano effettivamente tenute è un altro discorso, ed in effetti il conto finale si riduce a 103 (17 nel trasporto aereo, 40 nelle ferrovie e 46 nel trasporto locale). L’altra sorpresa del 2014 è l’esplosione degli scioperi generali, passati dalle 7 proclamazioni del 2013 a 17 (anche se poi alla fine sono stati appena quattro quelli effettivi), con un aumento del 143%: questi sono essenzialmente di tipo politico, slegate da qualsiasi problematica specifica dei vari comparti (Baroni, Sta). Sequestrati Alla finestra in San Pietro, dopo la preghiera di mezzogiorno, ieri papa Francesco ha ricordato: «Tra qualche giorno ricorrerà il secondo anniversario da quando, in Siria, è stato rapito padre Paolo Dall’Oglio. Rivolgo un accorato appello per la liberazione di questo stimato religioso. Non posso dimenticare tutte le altre persone che, nelle zone di conflitto, sono state sequestrate. Auspico l’impegno delle autorità locali e internazionali, affinché a questi fratelli venga presto restituita la libertà». Sincro Ai Mondiali di nuoto in Russia per la prima volta si sono svolte gare di sincronizzato misto, cioè con squadre composte da maschi e femmine. Quella italiana, formata da Manila Flamini da Cerveteri e Giorgio Minisini da Ladispoli ha vinto il bronzo. La gara l’ha vinta la coppia americana Bill May-Christina Jones (lui ha 36 anni), dietro è arrivata la coppia russa Aleksandr Maltsev-Darina Valitova. Vezzali Dal 18 luglio c’è una petizione su Internet (la piattaforma è quella di Change.org) che in una settimana ha raccolto quasi 25mila firme. È rivolta a Renzi e ha per titolo «No alla Vezzali come Ministra dello Sport»: l’hashtag è #vezzalinograzie. Valentina Vezzali ha vinto tre ori olimpici individuali e tre nelle gare a squadre, sei titoli mondiali, cinque europei e undici Coppe del Mondo ed è la più grande schermitrice della storia. Oggi ha 41 anni, il 25 febbraio del 2013 fu eletta alla Camera dei Deputati e da pochi giorni è vicepresidente del suo partito, Scelta Civica. Secondo alcune indiscrezioni, Renzi vorrebbe farla ministro dello Sport per provare a vincere la sfida della candidatura olimpica di Roma 2024. La promotrice della raccolta di firme si chiama Patrizia Panìco ed è il capitano della Nazionale femminile di calcio: «Non mi sembra di ricordare mai un suo intervento a sostegno delle nostre battaglie contro le discriminazioni», dice Panìco. La quale aggiunge che quando a maggio scorso l’allora presidente della Lega Dilettanti, Felice Belloli (sospeso) mancò di rispetto con volgarità alle atlete del calcio femminile («Basta dare soldi a quattro lesbiche»), la Vezzali non prese posizione, a differenza di altre sportive famose «come Federica Pellegrini e Josefa Idem». Vezzali si difende: «Non è vero: basta cliccare sulla mia pagina Facebook per trovare ciò che dichiarai. Ma mi sono anche battuta per le ragazze del rugby, discriminate economicamente rispetto ai maschi. E poi per difendere la maternità delle atlete e il loro diritto ad avere una pensione. Tutto sta agli atti. La Panìco mi accusa pure di essere una strenua sostenitrice della famiglia naturale, quella formata da un uomo e una donna. Ebbene sì, io amo mio marito Domenico, che l’anno prossimo allenerà la squadra di calcio femminile della Jesina in serie B. Ma credo soprattutto nell’amore e se due persone dello stesso sesso si vogliono bene, questa è la cosa più bella del mondo». Droghe Si sta diffondendo un nuovo tipo di droga, chiamata Amnèsia, formata da cannabis e metadone mescolati insieme, i cui effetti neurologici sono, però, molto gravi e imprevedibili. Per ora a Napoli ci sono due ragazzi e una ragazza ricoverati: quest’ultima ha le gambe paralizzate, gli altri hanno disturbi neurologici vari. Delitto Antonio Genova, 50 anni, disoccupato. Le liti con Francesco Ferraro, 41 anni, commerciante, erano all’ordine del giorno. Così capitò anche ieri, quando si incontrarono per strada: il Genova a piedi e l’altro a bordo del suo suv. Ferraro prima investì il nemico di sempre, poi scese dalla macchina con un’ascia in mano e con quella lo colpì più volte. Finito di ammazzarlo, si costituì ai carabinieri. Intorno alle 20 di ieri, sulla statale 106, poco distante dalla stazione ferroviaria di Palizzi Marina, provincia di Reggio Calabria.