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 2015  luglio 26 Domenica calendario

METRO A BERLINO, LONDRA E PARIGI

Corse ogni 2-3 minuti e metrò senza tornelli
BERLINO Quando cadde il Muro, nel 1989, uno dei primi problemi da affrontare, a Berlino, fu l’esistenza di due sistemi di trasporto urbano fino a quel momento del tutto separati. Venticinque anni dopo, in città ci si muove più che bene: i servizi di trasporto pubblico corrono per 1.900 chilometri (3,5 milioni di abitanti): è più o meno la distanza tra la capitale tedesca e Mosca.
La metropolitana vera e propria, U-Bahn, ha nove linee e 173 stazioni. La metropolitana di superficie (circolare), S-Bahn, ha 15 rotte e 166 stazioni. Ci sono poi 22 linee di tram e 149 linee di bus. In tutto, 3.100 punti su cui balzare su un mezzo. I tempi d’attesa vanno dai due-tre minuti nelle ore di punta ai cinque nel centro della giornata. Se non ci sono interruzioni del traffico, il mezzo di superficie arriva sempre. Assenteismo tra i lavoratori fisiologico — dicono alla Bvg, che gestisce U-Bahn, tram, autobus (e alcuni traghetti) per 937 milioni di passeggeri all’anno (395 milioni sulla S-Bahn, che è invece operata dalle ferrovie Deutsche Bahn).
Il sistema delle due reti di metro (U-Bahn e S-Bahn) funziona sulla base di un criterio di «onore»: non esistono tornelli ma il biglietto andrebbe comprato ugualmente. I controllori in borghese ci sono, ma rari: il risultato è che circa il 4-5% dei passeggeri viaggia senza biglietto (Schwarzfahrer), per una ventina di milioni di mancati introiti. Ci sono anche 900 chilometri di piste ciclabili.
Danilo Taino

La sfida del futuro: servizio 24 ore su 24
Londra È una rete enorme quella che fa spostare gli 8,6 milioni di abitanti della Greater London: in media 30 milioni di corse al giorno. La Tube, la più antica metropolitana del mondo, copre con 11 linee oltre 460 chilometri: secondo l’ultimo report, tra l’aprile 2014 e il marzo 2015 ha trasportato 1,3 miliardi di persone, con un aumento del 3,2% rispetto all’anno precedente. Imponente anche la rete di superficie: 7.600 autobus circolanti nelle ore di punta, 700 linee, 19.500 fermate, per un totale di 2,4 miliardi passeggeri l’anno. Il prezzo del biglietto è in linea con il costo della vita londinese. La Greater London è divisa in sei zone; in quella centrale (1) per una corsa si spendono 2,30 sterline (3,2 euro) ma sono previsti abbonamenti giornalieri/settimanali/mensili. Il tasso di operatività supera il 97%. Un programma da 16 miliardi di sterline per migliorare l’efficienza della rete ha già ridotto i costi del 15%. I ritardi sono diminuiti del 40% tra il 2008 e il 2012 e si prevede un’ulteriore riduzione del 30% nel 2015: il ritardo medio è di 1,1 minuti sui bus; 4,6 in metro. Per ogni sterlina di ricavi, 61 pence sono reinvestiti nei costi di gestione e 39 in migliorie. Il tasso di assenza per malattia è del 3,51% (203 giorni di lavoro persi). La sfida del futuro si chiama «Night Tube»: dal 12 settembre, il venerdì e sabato, parte un servizio 24 ore su 24 sulle linee Central, Jubilee, Northern, Piccadilly, Victoria. Per ogni sterlina spesa si prevede un ritorno di 2,70.
Sara Gandolfi

Linee automatizzate e passeggeri in crescita
PARIGI L’orgoglio della Ratp (Régie Autonome des Transports Parisiens), l’azienda pubblica dei trasporti nella regione di Parigi, è la linea 14 (che attraversa il centro città da nord-ovest a sud-est tra Saint Lazare e Olympiades), la prima senza conducente della rete metropolitana parigina: all’ora di punta mattutina, l’intervallo fra un convoglio e l’altro è di 85 secondi, dieci secondi in meno rispetto al 2013. Il che consente il passaggio di otto treni in più ogni ora.
Se il trasporto ferroviario in Île-de-France, quindi il traffico dei pendolari, lascia molto a desiderare (stando ai dati del 2013), il metrò parigino tiene alta la bandiera: 11 linee su 14 rispettano le tabelle di marcia. Le migliori sono quelle automatizzate, la 1 e la 14, sempre in perfetto orario. Puntualità, in Francia, significa: massimo cinque minuti di ritardo. Con oltre 3 miliardi e 227 milioni di viaggi l’anno con i mezzi pubblici, la Ratp ha registrato un sostanzioso aumento di passeggeri negli ultimi anni (sono 3 milioni al giorno sui suoi 4.500 bus, ripartiti su 347 linee, di cui 31 notturne; 1 miliardo e mezzo all’anno sul metrò) e con un giro d’affari che supera i 5 miliardi. Diecimila dipendenti e un miliardo di budget annuale sono dedicati ogni anno alla manutenzione di 10 mila mezzi in 50 officine.
Più controversi i dati sui «portoghesi»: nel 2008 la Ratp lamentava un’evasione del 3% su metrò e Rer e del 9 sui bus. Ma secondo l’Associazione dei contribuenti i dati sono molto superiori.
Elisabetta Rosaspina