Maria Corbi, La Stampa 26/7/2015, 26 luglio 2015
ROMA PERICOLOSA E SPORCA? I TURISTI USA: “NO, È STUPENDA E UNICA AL MONDO”
Eric viene da Phoenix, Arizona guarda il Colosseo a testa in su asciugandosi la fronte. «Troppo caldo», dice. «Roma is hot». Sorride quando gli chiedo se si riferisce «all’inferno» visto che il Nyt ha formulato il de profundis della capitale. Roma sporca, pericolosa, bloccata. Eric non lo sa e quasi si scusa. «Mi dispiace, a me sembra meravigliosa, per me è un sogno che si realizza. Ogni anno vado al Ceasar’s Palace di Las Vegas per respirare un po’ l’aria del vostro grande impero». Judith accanto a lui scatta foto e cerca di ignorare un ragazzo che insistentemente gli parla di un ristorante in zona porgendogli il volantino. Resiste e spiega la sua visione della capitale: «Certo è una città dove è impossibile prendere un mezzo pubblico. La nostra agenzia ce lo aveva detto. A differenza di Milano dove invece ci hanno consigliato di fare la tessera per andare all’Expo. Ma qui veniamo per vedere la storia del mondo, come quando andiamo al Cairo a vedere le Piramidi. Abbiamo un pulmino che ci porta e il problema è risolto, non dobbiamo viverci. Sinceramente non mi sembra una città in decadenza, qui nella zona dei Fori è tutto ordinato. E poi le dico sinceramente che è talmente bella Roma che ci vivrei anche senza metropolitana».
Una passeggiata tra i fori, la visione del tempio di Venere, il Colosseo, il Campidoglio, Santa Maria in Ara Coeli. In questa passeggiata estiva sotto il sol leone tanti turisti, molti americani, spesso vestiti come se qualcuno gli avesse assicurato che Roma non è tanto la capitale ma uno stabilimento balneare. Bermuda da spiaggia, infradito, canottiere. «Forse lo hanno letto sul New York Times», scherza Lucette, pimpante settantenne di Marsiglia, decisa a entrare alla galleria Borghese. Non è tenera con le difficoltà di spostamento che ha trovato, ma che non ci sta alle critiche del quotidiano made in Usa. «Roma pericolosa? Certamente meno di New York. Gli americani non ci stanno al fatto che in Europa si respiri la storia, la cultura, la bellezza». Orgoglio europeo. «Una francese che difende l’Italia, allora dobbiamo ringraziare il New York Times», dice Isabella storica dell’arte prestata alle visite guidate. «Tutti gli americani che vengono a Roma sono rapiti dalla sua bellezza. Quando li portiamo in giro non possono credere ai loro occhi. Loro non hanno niente di tutto questo e quindi è comprensibile la meraviglia. Non c’è differenza tra turisti di lusso e low cost. Lo stupore è “democratico” e colpisce tutti». E non è un caso che Valentino per celebrarsi abbia deciso di offrire ai suoi ospiti internazionali, due settimane fa, arrivati a Roma per assistere alla sfilata di alta moda, un tour per i luoghi magici della città, fonte di ispirazione.
Linda Duncan, tour operator a Oklahoma City, con clienti «high spender» in tutti gli Usa, in questi giorni è a Roma con un gruppo di americani e assicura che l’articolo del Nyt non influenzerà i turisti, «la cosa che veramente li scoraggia è piuttosto questo caldo». «Roma è unica ed è stupenda», dice. «Basta prendere un taxi per girare. Ai miei clienti consiglio di non portarsi in Italia cose di valore e di girare con pochi soldi. Li metto in guardia sugli scippi e sui borseggi, il vero pericolo. Ma io personalmente sono stata derubata a Milano e a Madrid e non per questo le amo di meno».
Eleonora Attolico, personal shopper di «grandtourshopping.com», spiega che la «magia di Roma vince su tutto». «Per loro entrare in un cortile di un palazzo antico, nelle chiese trovarsi di fronte alle rovine, alla maestosità delle piazze e delle fontane è incredibile. Roma li sorprende sempre».
Maria Corbi, La Stampa 26/7/2015