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 2015  luglio 22 Mercoledì calendario

SEXY IO?

[intervista a Lorella Cuccarini] –
Cinquanta, un compleanno che terrorizza molte. Ma non Lorella Cuccarini, ragazza senza età, sempre leggera. Dice che il 10 agosto, data fatidica, festeggerà in famiglia. E lascia tutti a bocca aperta quando esprime il suo lato più segreto.
Sexy a 50 anni, ma come fa?
«Sexy io, lei trova?».
Non scherzi, Lorella.
«Forse le donne diventano più sensuali quando acquistano consapevolezza e maturità. È il fascino dell’esperienza».
Meglio adesso o nei tempi passati?
«Chiaro che non ho la freschezza di una ragazza, ma il bello ha tanti aspetti. Oggi sono meno esigente, più tollerante e morbida con me stessa. Gestisco meglio anche le mie paure da palcoscenico. Una volta avevo il mal di pancia, il buio totale davanti agli occhi, l’ansia da prestazione. Ora mi rimangono le “farfalle” del debutto, però sono tutte cose che mi fanno star bene, mi sento viva. E se anche una roba non va, oggi dico: chissenefrega, ce ne sono mille altre».
Bellezza tutta naturale, si vede. Eppure c’è chi sospetta qualche ritocco agli zigomi.
(ride) «Ma io li ho sempre avuti pronunciati, anche a 15 anni! Sono la gioia dei maestri di canto proprio per la mia “maschera del cantante”, cioè lo zigomo inciso che tiene l’emissione del suono. L’effetto ”finto” penso sia una conseguenza di trucco e luci di studio. Mi creda: se proprio volessi rifarmi qualcosa, l’ultima sarebbero gli zigomi».
Una volta Berlusconi disse di lei: «Ha poche tette, non è il mio tipo».
«Una battuta che fece quando, a fine anni Ottanta, ero su Canale 5 con Odiens. Raccoglievo ascolti altissimi assieme a D’Angelo e Greggio, ma allora la tv privata apparteneva alle donne prosperose tipo Tinì Casino o Sabrina Salerno. Nell’era del Drive in, io ero un’aliena».
Luca Barbareschi la battezzò «bella topolona».
«Oggi ci avrei fatto su una risata, ma in quel momento mi arrabbiai molto. Mi sembrò un’esternazione maschilista, poco elegante. “Bella topolona” lo disse comunque anche Antonella Clerici, e allora mi divertii, sbirciando dietro la chitarra dove c’ero io che sembravo nuda».
Perché, non lo era?
«Avevo una tuta trasparente per coprire le parti più intime».
Mi vengono in mente un po’ di definizioni che la riguardano: «la più amata dagli italiani», «la fidanzata d’Italia», «la moglie ideale»...
«Se per questo anche “la più desiderata”, e senza un topless! Scherzi a parte, sono sempre stata alla larga dai superlativi. Ma mi piace constatare l’affetto delle persone, specie quelle cui ho regalato sorrisi nei momenti difficili».
Perché nuda mai?
«È un fatto mio, proprio non sono capace. Eviterei il topless anche se fossi su un’isola deserta con mio marito».
Chissà che offerte per ritrarla senza veli...
«A fine anni Ottanta, mi proposero 80 milioni di lire per un servizio su Playboy. Che poi non era neanche un nudo integrale, ma un vedo-non vedo... Il mio fu un no secco. Non si può comprare tutto nella vita».
Lorella e la famiglia: ha quattro splendidi figli. Un anno e mezzo fa, quando la intervistai, disse di essere pronta al quinto. Arrivata ai 50 è sempre dell’idea?
«Certo! La natura mi dà ancora questa possibilità. E tutti i miei ragazzi, specie i gemelli, mi chiedono un fratellino».
Anche Silvio, suo marito?
«Fa finta di non sentire. Però, scherzi a parte, la nostra casa è aperta. Di programmazioni filiali, eccetto con la primogenita Sara, non ne abbiamo mai fatte. All’inizio mi dicevano che una ballerina ha difficoltà a rimanere incinta e il primo figlio lo persi. Avevo paura, ma dopo Sara tutto svanì. I due gemelli sono stati concepiti quando ero impegnata in teatro con Grease. Ho lavorato fino al quinto mese».
Lorella, lei sovverte le leggi della natura e anche le statistiche. In tempi di scarsa natalità e divorzi, ha un matrimonio che dura da 24 anni. Fa miracoli?
«Con mio marito sosteniamo un cammino condiviso. Ho avuto momenti difficili. Quando in Rai non lavoravo, pur avendo un contratto, quel periodo coincise con la perdita di mia madre e un’operazione alla tiroide. Silvio ha saputo amarmi e accettarmi anche quando non ero al cento per cento. C’è sempre stato ed io per lui».
Disse una volta: «Faccio sesso due volte alla settimana».
«Frase estrapolata dal contesto».
Quindi oggi?
(ride) «Lo facciamo quando ci va. Ci va ancora e ci piace molto, caso mai qualcuno dovesse preoccuparsi!».
Pensavo a un’altra definzione per lei. Che ne dice di «nonna più amata dagli italiani»? La spaventa?
(ride) «Ma no, affatto! Ho amiche terrorizzate e invece io non vedo l’ora di diventarlo! Sarei una nonna pazzesca, disponibilissima e ancora con l’energia di una mamma! Sara, 21 anni, è già matura per un figlio. Ha un fidanzato bravo, ma deve ancora finire gli studi. La capisco, anche se penso che i figli vanno fatti presto. Quando si hanno energia e tempo per crescerli».
A proposito. Ha suscitato un vespaio una sua dichiarazione: «Sono favorevole alle unioni civili, ma i figli non sono un diritto. E non si comprano». Le hanno dato dell’omofoba.
«Niente di più lontano da me e comunque ho già chiarito sul blog. La mia opinione è che non esiste un diritto ad avere figli a tutti i costi, sia per gli etero sia per i gay, mentre è il minore che va tutelato. L’apertura al “mercato” delle madri surrogate mi sembra una nuova forma di schiavitù. E anche sulla fecondazione eterologa, ho fatto un passo indietro. Mi sembrava potesse colmare l’incapacità di diventare genitori. Ma poi mi sono accorta che ha inaugurato un nuovo tipo di “scambio”, quello appunto delle donne che “affittano” il proprio utero per generare figli destinati ad altri».
Lorella, lei festeggia anche i 30 anni di carriera.
«Era il 5 ottobre 1985, Fantastico 6. Poco prima del debutto con Baudo, ebbi un incidente d’auto in sé banale e però sbattei la testa. Il medico disse che avrei potuto non raccontare l’esperienza, ma me la cavai con una trentina di punti. Finì che il primo mese lavorai con terribili emicranie e una frangetta a nascondere il cerotto sulla fronte».
Qualche rimpianto sul lavoro?
«Avrei potuto fare più fiction. Mi offrirono per esempio Una donna per amico, che poi fu un successo di Elisabetta Gardini, ma io ero impegnata in tv. Con leggerezza, ho rifiutato cose che avrebbero potuto darmi grandi soddisfazioni».
Ogni tanto scompare dal video. Le pesa?
«Dal 2003 al 2009 è stato il blackout, ne ho sofferto e l’ho detto: c’era la rabbia di avere un contratto Rai e non essere chiamata a lavorare, mi sembrava poco etico. Ma ora manco da così poco tempo... ho fatto tre edizioni di Domenica in, sono tornata in teatro. Non voglio stare in tv a tutti i costi, ma solo se l’occasione è giusta».
Dica la verità, Lorella: come le piacerebbe invecchiare?
«Sulle tavole di un palcoscenico, con i ruoli giusti e adatti ai miei anni. In teatro ci sono esempi meravigliosi di longevità».
Eppure... lo sa che mi manca tanto un balletto della Cuccarini?
«Non me lo dica, per favore non me lo dica... sapesse quanto manca a me!».