Giuseppe Guastella, Corriere della Sera 23/7/2015, 23 luglio 2015
VIERI DEVE RESTITUIRE 920 MILA EURO ALL’INTER E A TELECOM
Il danno c’è, e anzi è perfino giuridicamente più ampio, ma nonostante questo Christian Vieri dovrà restituire alla sua vecchia Inter e alla Telecom 920mila euro del milione che ricevette per essere stato pedinato e per aver avuto subito l’accesso ai tabulati dei suoi telefoni. La seconda sezione civile della Corte d’appello di Milano ha ridimensionato il risarcimento che nel settembre 2012 il tribunale assegnò al bomber perché nel 2000 l’Inter aveva incaricato Giuliano Tavaroli, capo della sicurezza di Pirelli e poi di Telecom, di farlo pedinare. Una violazione della privacy che, secondo il Tribunale, durò fino al 2004 con gli accessi abusivi ai tabulati telefonici detenuti da Telecom. Controlli che furono «particolarmente riprovevoli per il loro carattere subdolo e sleale» e che causarono a «Bobo» Vieri «imbarazzo, malessere e inquietudine» oltre che «rabbia e sofferenza», confermano i giudici d’appello, sentimenti ai quali si aggiungeva, nel caso dell’Inter, la «disillusione» legata al fatto che i pedinamenti «si inserivano in un rapporto duraturo di collaborazione, caratterizzato anche da reciproche soddisfazioni».
E c’è anche il danno all’immagine (valutato 10mila euro, escluso in primo grado) dovuto al risalto che ebbe la vicenda. Per la Corte non si tratta di attività durate 4 anni, bensì «tre-quattro mesi» per i controlli voluti dall’Inter e «un paio di mesi» per quelli sui tabulati. Di conseguenza, i giudici liquidano in tutto 80mila euro a carico di Telecom, su 40mila dei quali concorre in solido anche l’Inter.