Riccardo Ruggeri, Italiaoggi 24/7/2015, 24 luglio 2015
Caro Landini, le scrivo su stimolo anche di alcuni lettori: abbiamo la sensazione che lei voglia buttarsi in politica
Caro Landini, le scrivo su stimolo anche di alcuni lettori: abbiamo la sensazione che lei voglia buttarsi in politica. La prego, si sottragga. Continui a fare il sindacalista, però per i “consumatori” (sono i nuovi proletari), non più per gli operai (tanto anche loro sono consumatori). La classe operaia è in via di estinzione, lo dice persino l’Economist: “la quota di reddito destinata ai lavoratori calerà via via, causa globalizzazione e automazione, mentre il capitale si arricchirà a spese del lavoro”. Come dirlo meglio? Immagino abbia capito che il Sindacato operaio, per come l’hanno vissuto quelli della mia generazione, è finito, per scomparsa del suo oggetto sociale. Il lavoro “disponibile” sta riducendosi, e quel poco rimasto è assolutamente idiota, quindi nella disponibilità di chiunque. I contratti collettivi sono ormai oggetti archeologici. Ridicola l’offerta di lavoro rispetto alla domanda, improponibili gli aumenti retributivi, c’è “inflazione zero”. L’ha capita la genialata? L’inflazione è zero, non perché lo sia, ma perché i prezzi del “paniere” sono sì gli stessi, ma la qualità intrinseca, è in drammatico peggioramento, pensi al cibo spazzatura. Con gli stessi euro compriamo un altro prodotto dallo stesso nome, ma che vale molto meno. Visto che abbiamo entrambi iniziato da operai, e abbiamo studiato a fondo le problematiche del lavoro, seppur da ottiche e posizioni diverse, che entrambi siamo orgogliosi del nostro status (lei operaio-sindacalista, io operaio-benestante), che oggi, anziché lavorare, facciamo, lei il sindacalista, io il giornalista (ricorda cosa diceva Luigi Barzini Jr.?), mi permetto, essendo più vecchio, di proporle uno scenario futuro, diverso da quello archeologico che lei descrive nei talk show. Temo che lei sia ancora fermo allo schema del capitalismo classico “Investire-Produrre-Vendere”. Certo, un tempo gli imprenditori investivano i loro capitali e gestivano, gli operai lavoravano, i cittadini compravano ogni cosa venisse prodotta. Gli operai avevano un ruolo chiave, i Sindacati un ruolo strategico. E’ cambiato tutto, il cuore pulsante della “Produzione” si è spostato nella “Terra di Mezzo”. I “padroni” sono morti, sostituiti dai CEO (individui simili ai top player). Oggi, in luogo di “Investimenti” si dice “Finanza”, il nuovo schema di riferimento è “Finanziare-Vendere-Produrre”. Essendo il produrre cacanido, è evidente che i Sindacati hanno perso la loro ragion d’essere. La Sinistra, alla quale lei spesso si aggrappa, è una zattera alla deriva, pratica ancora la pesca a strascico (vietata), anziché il palamito, ha perso ogni capacità di analisi, è troppo “colta” per questo momento storico, e vuole affrontare questo tipo (bastardo) di capitalismo con la sua vecchia, ridicola strumentazione. La Classe Dominante al potere non ha alcuna connotazione politica, né di destra, né di sinistra, e non è neppure una Spectre. E’ una banda di birbanti eleganti, nascosti dietro un linguaggio finto liberale, imbonitori con palandrana nera del Mid-West, vendono un mix (standard) di fumo e di cipria, per mantenere il potere e incamerare bonus. Malgrado siano individui orrendi i media ne sono affascinati. Curioso. Caro Landini, studiando il suo caso, mi sa che lei abbia due opzioni: a) capopopolo alla Tsipras o alla Iglesias; b) una strategia basata sui “modelli” innovativi dei suoi nemici. Se sceglie il primo, in un paio d’anni la spazzeranno via (e lei non ha neppure una moglie ricca, e nulla sa della “teoria dei giochi”). Invece, buona la seconda. Mi dia retta, studi le nuove tecnologie del “capitalismo bastardo”, abbia atteggiamenti da top player, adotti la mentalità della disruptive innovation, e pure la mitica disintermediazione, rifletta sui “corpi intermedi”. Quindi, via dalla CGIL, via dal PD, via la maglietta della salute, via l’attuale linguaggio sindacal-borghese. Ricicli la FIOM in un Sindacato dei Consumatori, aggressivo, trasversale, apolitico, accetti un ovvio afrore di destra. Più studierà il modello di questo “capitalismo bastardo”, tutto basato sulla finanza e sui consumi (diffusi e in crescita), più si accorgerà che è fragilissimo. Per abbatterlo bisogna copiarlo, non sto a dirle come (voglio mantenere il mio ruolo di studioso super partes). Sappia, comunque, che il prerequisito è: considerare “i consumatori” il nuovo proletariato, e mettersi alla loro testa. Lei il physique du rôl lo ha, il resto delle skill non so. Mentre è in vacanza ci pensi, se vuole, al ritorno, glielo spiego meglio.