Marco Travaglio, il Fatto Quotidiano 20/7/2015, 20 luglio 2015
Parole crociate.“Lucia in croce, come nostro padre” (Manfredi Borsellino, figlio di Paolo e fratello dell’ex assessore regionale Lucia, 18
Parole crociate.“Lucia in croce, come nostro padre” (Manfredi Borsellino, figlio di Paolo e fratello dell’ex assessore regionale Lucia, 18.7). Ma forse voleva dire “in Crocetta”. Autocoscienza. “Riforme, la spinta di Napolitano: ‘Non bisogna disfare la tela. Il bicameralismo perfetto ha creato mostri’” (Corriere della sera, 16.7). Guardate me, che sono lì dal 1953. Berluspierre. “Dovessi andare in galera, Cristo!, io spero che voi abbiate il coraggio di fare la rivoluzione!” (Silvio Berlusconi, leader FI, 16.7). Siamo già lì. Renzusconi. “Abolirò la tassa sulla casa” (Matteo Renzi, segretario Pd e presidente del Consiglio, 18.7). “Il governo punta a un milione di posti di lavoro” (Corriere della sera, 15.7). Manca solo il bunga-bunga. Scemone l’Africano. “Mi scuso per il ritardo, ma ho passato la notte a salvare l’Europa” (Matteo Renzi al vertice Onu in Kenya, 15.7). Mangiato pesantuccio, eh? Tutto merito suo. “Accordo fatto con Grecia. Spread crolla a 117 punti! Vince la linea italo-francese. Grazie Matteo Renzi” (Francesca Puglisi, senatrice e responsabile Scuola, Ricerca e Università del Pd, Twitter,13.7).Anche a nome del popolo greco. Lista Cipollino. “Mi candido a sindaco di Milano per il 2016. Con chi? Con chiunque mi voglia. Con Grillo no. È un amico. Ma i 5 Stelle sono troppo rissosi. Con Salvini? E come potrei, dopo essere stato candidato nel 1992 alla Camera dal mio amico Bettino Craxi proprio per arginare la Lega? Con Matteo Renzi? Mi piace. Sa fare il cabaret” (Massimo Boldi, Panorama, 14.7). E fa molto più ridere. # lasvoltabuona. “In Europa non siamo più imputati. Per l’Italia è già un successo. Siamo il paese delle riforme. La nostra vera sfida adesso è salvare l’Europa, questo è il problema” (Matteo Renzi, la Repubblica, 14.7). “Debito record, superati i 2200 miliardi” (La Stampa, 15.7). “Sono oltre 4 milioni i poveri in Italia. Ma non crescono più” (la Repubblica, 16.7). Dai che stiamo andando forte. Casa e bottega. “Operai morti di cancro per l’amianto: 11 condanne fra gli ex dirigenti Pirelli, c’è anche il fratello dell’oncologo Veronesi” (Corriere della sera,16.7). Era il fornitore di famiglia. Ieri, Moggi e domani. “Mi dispiace per Facchetti, ma ho sempre detto la verità” (Luciano Moggi, Libero, 16.7). Uahahahahahah. Teologia padana. “Non so che effetto abbia fatto a voi, ma vedere il mio Papa ricevere un crocifisso scolpito nella falce e martello, a me ha fatto girare le palle. Vabbè, non so che dire: saranno state le foglie di coca” (Matteo Salvini, segretario Lega Nord, 9.7). Mica tutti riescono a sparare cazzate senza drogarsi. A mali estremi. “L’ultima follia di Bruxelles: ‘tappare il culo’ alle mucche. Per l’Europarlamento le vacche producono troppo metano con flatulenze: scatta l’obbligo di tenerle al chiuso” (Libero, 17.7). Vedi sopra. Dalle palle alle balle. “Renzi ha le palle” (Alessandro Sallusti, il Giornale, 29.1.2014). “Renzi il ballista” (Sallusti, il Giornale, 19.7.2015). Come passa il tempo. So di non sapere. “Scaroni: ‘Le mediazioni? Non leggo il bilancio’. Le carte dell’inchiesta sulle tangenti Saipem in Algeria. L’ex ad Eni: ‘Non passavo il tempo a spulciare 280 pagine’” (la Repubblica, 17.7). Non voleva avere brutte sorprese. Romanticoni. “Formigoni, Daccò e Simone facevano week-end ‘romantici’ in Sardegna, e mio marito non mi portava. Daccò trascinava in vacanza gente che aveva fatto voto di castità, povertà e obbedienza, facendoli ballare come bambini deficienti” (Carla Vites, moglie dell’ex assessore alla Sanità della Regione Lombardia, il ciellino Antonio Simone, la Repubblica, 17.7). Bulli, sempre bulli. “Il bullismo culturale contro Carlo Giovanardi” (Pierluigi Battista, Corriere, 15.7). Il bullismo è sempre una brutta cosa, perfino contro Giovanardi. Ma, di grazia, che c’entra la cultura? Insaputismi. “Scajola come Tortora: ‘Mi iscrivo al partito radicale’” (il Giornale, 14.7). Stavolta, all’insaputa di Tortora. L’asino di Buridano. “Ora Renzi è costretto a scegliere tra le unioni civili e la riforma Rai” (La Stampa, 14.7). Secondo voi, così a naso, che cosa sceglie? Tiritiritu? “Resa dei conti, Gariglio lascia la segreteria provinciale del Pd torinese, ma per riottenere la fiducia” (La Stampa, 14.7). Fantastico: le dimissioni retrattili con revoca incorporata. E poi dicono che le grandi riforme segnano il passo.