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 2015  luglio 19 Domenica calendario

Fare letteratura in 140 caratteri– Si può partire da un verbo: l’invito recita «perché le storie più belle sono quelle che ci hanno raccontato all’imperfetto», l’hashtag è #imperfetti, con l’opzione di aggiungere #splendeva, le risposte spaziano da «”Sfortunato lo è da sempre”, dicono in molti

Fare letteratura in 140 caratteri– Si può partire da un verbo: l’invito recita «perché le storie più belle sono quelle che ci hanno raccontato all’imperfetto», l’hashtag è #imperfetti, con l’opzione di aggiungere #splendeva, le risposte spaziano da «”Sfortunato lo è da sempre”, dicono in molti. Eppure quel #venerdì17 #splendeva già di prima mattina» a «Facemmo di tutto per evitare frasi con “#splendeva il sole” e “#splendeva l’anima”. Non riuscendoci, tacemmo». Ma questo è solo un esempio fra gli innumerevoli per raccontare cos’è e cosa fa scritturebrevi.it : che è insieme una potente, allegra e passionale comunità su Twitter, un blog, un luogo di studio. Con il nome Scritture Brevi due docenti di Linguistica e Ingegneria informatica varano un progetto nel 2010 per raccogliere dati su un mezzo di comunicazione che, come i millenari predecessori, modifica la lingua: perché nel comunicare si vuole da sempre risparmiare spazio e tempo e salvaguardare la comprensibilità. Nel 2013 si apre il blog che diventa quasi subito laboratorio permanente e sotto l’hashtag #scritturebrevi promuove e veicola esperimenti di scrittura creativa, poesia, microstorie e giochi di parole, diventando anche la molla per progetti scolastici ad altissima partecipazione. Chiusaroli, invitata a tenere una lezione (brevis, certo) al primo Fleb , Festival della letteratura breve che si chiude oggi a Tuscania, ha pubblicato anche un libro di selezione e traduzione di poesie di Emily Dickinson. Il titolo è #emilyinme: un hashtag, ovviamente. E con questo, conoscete solo una minima parte delle possibilità che si aprono a chi usa poche parole: ma ponderatissime .