Laura Larcan, Il Messaggero 18/7/2015, 18 luglio 2015
SALVO L’ATELIER DI PICASSO: DIVENTERÀ UN HOTEL MA “CON RISPETTO”
Rischiava di essere distrutto e trasformato nella suite di un hotel di extra lusso nel cuore di Parigi. Eppure, tra le pareti di questo speciale (luminosissimo) sottotetto è stata scritta la storia dell’arte contemporanea, perché qui, nel 1936, Pablo Picasso concepì e creò il suo colossale Guernica, inno d’avanguardia cubista contro la dittatura franchista in Spagna e il tragico bombardamento aereo dell’omonimo villaggio durante la guerra civile. E la famosa, se non leggendaria, soffitta atelier di Picasso in rue des Grands Augustins è salva. Manterrà il suo “status” storico e diventerà un “teatro museo” dedicato alle arti in tutte le loro declinazioni in omaggio al talento multiforme del papà del Cubismo. Una battaglia vinta dalla figlia del genio, Maya Widmaier Picasso, che proprio qui ha trascorso parte della sua infanzia e adolescenza. Dopo mesi di trattative, e di polemiche rimbalzate in Francia e in tutto il mondo, con tanto di intervento dell’Unesco, è stato raggiunto un compromesso tra i futuri gestori dell’edificio e i rappresentanti della famiglia Picasso. L’albergo in rue des Grands Augustins si farà, ma nel rispetto dei luoghi.
LA VICENDA GIUDIZIARIA
E la grande sala, che ha una superficie di circa 130 metri quadri, sarà «allestita tenendo conto dei ricordi della figlia Maya». La vicenda giudiziaria è scoppiata nella primavera del 2013, quando la società proprietaria dello storico edificio in cui si trova l’atelier aveva annunciato di aver sottoscritto un accordo con un promotore immobiliare, che avrebbe trasformato la struttura in un raffinato hotel, con tantodi suite di extra lusso nel sottotetto di picassiana memoria. Le reazioni non mancarono, montando un caso che attirò l’attenzione mediatica di tutto il mondo. Il primo paladino per la difesa della memoria storica della soffitta fu il Comitato nazionale per l’educazione artistica (Cnea), che dal 2002 gestiva lo spazio dell’atelier organizzando concerti, mostre e laboratori pedagogici. Venne lanciata addirittura una petizione contro la trasformazione dell’edificio che raccolse in tempi record centinaia di firme, tra cui quelle dell’attrice Charlotte Rampling, dell’attore Pierre Arditi, del cantante Bernard Lavilliers e dello scrittore Eric Orsenna. Di qui, il passo a coinvolgere le istituzioni politiche è stato breve (e fisiologico).
In campo sono scesi, infatti, il sindaco e il ministero della Cultura. Proprio a loro era stato ufficialmente richiesto di inserire la soffitta di Guernica nella lista del Monumenti storici sottoposti a tutela. E anche l’Unesco aveva detto la sua, sottolineando che si tratta di «un luogo carico di memoria per Parigi, la Francia e la cultura artistica mondiale».
IL PROGETTO
Il risultato avrebbe fatto contento Picasso. L’hotel di classe superior si farà. Il tutto, però, nel rispetto sia della facciata originaria, sia dell’aspetto dei luoghi interni. Non solo. Dovrà ospitare uno spazio informativo e divulgativo sull’opera e la vita del grande pittore spagnolo al piano terra. E “salvare” tout court l’ultimo piano, la soffitta-atelier, che sarà trasformata in uno spazio per eventi con esperti, ricercatori e appassionati su Picasso, la sua arte e la sua eredità.