Cristoforo Spinella, il Venerdì 17/7/2015, 17 luglio 2015
SUL MARE DEL BOSFORO SBARCA UBERBOAT LA BARCA È ON DEMAND
ISTANBUL. Uber sbarca sul Bosforo. L’azienda che organizza trasporti privati su strada in decine di città in tutto il mondo adesso è pronta a estendere il suo raggio d’azione ai collegamenti marittimi. E per farlo ha scelto la metropoli che più di tutte viaggia sull’acqua. Ogni anno a Istanbul oltre 50 milioni di passeggeri attraversano lo stretto che la divide in due a bordo dei battelli pubblici, i cosiddetti «autobus del mare». Ora avranno una scelta in più. La società di San Francisco è pronta a lanciare un servizio di taxi marittimo con barche che potranno trasportare dalle 7 alle 10 persone a un costo minimo di circa 16 euro. Il sistema sarà lo stesso utilizzato per i mezzi su strada: un’app metterà in contatto diretto i conducenti privati e gli aspiranti passeggeri, che potranno scegliere il natante disponibile più vicino. Un meccanismo che ricalca quello da sempre utilizzato in Turchia per i dolmus, i taxi collettivi che si muovono con prezzo e percorso fissi.
Il servizio UberBOAT verrà lanciato in collaborazione con la holding turca Navette-Tezman, già attiva nell’industria marittima del lusso. «È una buona opportunità per aiutare a risolvere i problemi del traffico di Istanbul, offrendo un trasporto sul Bosforo, che è chiaramente sottoutilizzato» ha spiegato Austin Kim, manager per le operazioni locali di Uber.
Restano ora da scoprire le conseguenze di questa nuova iniziativa da parte di un’azienda già travolta da polemiche e da inchieste in vari Paesi, e accusata di concorrenza sleale rispetto al trasporto privato tradizionale.
Presente a Istanbul per il trasporto automobilistico, Uber punta dunque a una nuova frontiera, scommettendo sull’inesauribile ricerca di soluzioni al traffico della città più congestionato al mondo. Secondo le ultime statistiche dell’azienda produttrice di sistemi di navigazione satellitare TomTom, con 125 ore all’anno trascorse in media dai suoi pendolari negli imbottigliamenti stradali, la metropoli turca è peggio di Città del Messico e Rio de Janeiro. Probabilmente, a scegliere il mare come scorciatoia saranno in tanti.