16 luglio 2015
CINEMA, 2015 IN CRESCITA MA GLI ITALIANI ARRANCANO
Un 2015 in crescita, ma non per i film italiani, che arrancano e vivacchiano, in un settore “sostanzialmente fermo” e con troppe produzioni low budget destinate a rimanere piccole pure negli incassi. È un quadro non del tutto rassicurante quello che si delinea intorno al cinema del Belpaese. A parlarne, il dg cinema del Mibact Nicola Borrelli che ieri a Roma, al Centro Sperimentale di cinematografia, ha presentato insieme con la Fondazione Ente dello Spettacolo il “Rapporto 2014. Il mercato e l’industria del cinema in Italia”.
Nel 2014 l’Italia, con i suoi 201 film prodotti rispetto ai 167 del 2013, riconquista il decimo posto (è prima in Europa) nella classifica dei Paesi nel mondo che realizzano più film, ma diminuiscono gli investimenti (-3.43% rispetto al 2013), il pubblico (-4.95%) e gli incassi (-43 milioni). Sono fra i dati del L’unica leva finanziaria in forte crescita è il tax credit (+20%), ma le risorse d’investimento sui film d’iniziativa italiana (194 su 201) crescono solo del 4.85%. Il che porta a una diminuzione del budget medio dei film, che è di circa 1 milione e 390 mila euro (-16% rispetto al 2013). Proprio l’alto numero dei film italiani low budget (sotto un milione e mezzo di euro), 161 nel 2014 (circa l’83% sul totale delle produzioni) è indicato da Redento Mori, curatore del rapporto, come una delle cause del freno al mercato, visto che questi film nel totale, ottengono appena un 12.48% degli incassi.
Mario Mazzetti, responsabile dell’ufficio cinema dell’Agis, sottolinea comunque che nel 2015 i numeri del cinema in Italia finora registrano un aumento, con un +9% di incassi e +5 di presenze. «Inoltre si stanno studiando iniziative che speriamo partano in autunno per promuovere la visione dei film in sala».