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 2015  luglio 16 Giovedì calendario

Delitto Michele Verde, 61 anni, sua moglie Vincenzina, 58, il figlio Pietro, 23, e Francesco Pinestra, di anni 37

Delitto Michele Verde, 61 anni, sua moglie Vincenzina, 58, il figlio Pietro, 23, e Francesco Pinestra, di anni 37. Quest’ultimo, commerciante, arrivò ieri mattina con un furgone davanti alla villetta del Verde, proprio accanto a quella di Luciano Pezzella, 50 anni, agente della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Secondigliano, sposato, due figli, viso anonimo ma da brav’uomo, aspetto pacioso, un po’ sovrappeso e tuttavia grande appassionato di atletica leggera, a detta dei colleghi «sempre calmo e di buonumore», anche al lavoro. Il Pinestra cominciò a caricare alcune cassette di legno per la frutta e la verdura che Michele Verde recuperava al mercato ortofrutticolo, dove lavorava come parcheggiatore, e poi rivendeva ai commercianti. Pezzella, già stranito da settimane di litigate col Verde sempre per via di quei furgoni che arrivavano a intralciare la stradina, scese per strada con la pistola d’ordinanza tra le mani, gli urlò di andarsene, gli sparò tre colpi al petto. Pinestra corse verso il furgone, tentò una manovra ma non riuscendo a controllare il veicolo finì contro un muretto. Michele Verde, sentendo le esplosioni, si fece sulla porta: si trovò davanti gli occhi spiritati del Pezzella, che ammazzò prima lui, poi sua moglie Vincenzina che sopraggiungeva da dietro, infine uno dei suoi figli, Pietro (l’altro si salvò perché era andato a fare colazione al bar, mentre la fidanzata di Pietro, Antonella, la scampò salendo al piano di sopra). Pezzella fuggì, per poi presentarsi ai carabinieri e dire: «Ho fatto un macello, ho ammazzato i miei vicini». Pinestra morì all’ospedale. Mattina di domenica 12 luglio, in via Carducci a Trentola Ducenta, provincia di Caserta.