r. e., La Stampa 12/7/2015, 12 luglio 2015
ISOLE IN RIVOLTA PER LA FINE DELLE AGEVOLAZIONI
Se cadono le facilitazioni fiscali per le isole greche si rischiano effetti tragici sul turismo, ma il ritorno alla dracma sarebbe uno scenario ancora peggiore. È questo il senso dei commenti dei sindaci di tre isole rappresentative come Paxos, Paros e Samo.
Nel piano presentato da Alexis Tsipras, tra le altre misure, è prevista l’eliminazione degli sconti sull’Iva per le isole che per mesi era stata una linea rossa invalicabile. L’idea spaventa i sindaci delle isole, principale motore del turismo, che rappresenta il 30% del pil greco. Molto dipende da come sarà articolata la misura, ma se le facilitazioni sull’Iva - attualmente al 6,5% - spariranno del tutto «ci saranno effetti tragici», dice il sindaco di Paros, una delle isole più frequentate nelle Cicladi. Tre i motivi elencati da Markos Koveos: «Il costo della vita, per chi nelle isole ci vive tutto l’anno, aumenterebbe a livelli insopportabili. Poi sarebbe un colpo al turismo perché perderemmo competitività rispetto ai paesi vicini come Turchia e Malta, ma anche verso Italia e Spagna. Inoltre gli operatori non potrebbero scaricare l’aumento sui clienti e dovrebbero ridurre i prezzi, col risultato di avere minori incassi e quindi minor gettito fiscale».
Su analoga lunghezza d’onda è il sindaco di Paxos, nello Ionio, a sud di Corfù. «Sarebbe una misura contro il turismo - sostiene Spyros Vlahopoulos - ma l’impatto dipende dalla sua messa in atto. Se salirà di qualche punto sarà in qualche modo assorbibile. Se va al 23% sarà un altro motivo di recessione».
Preoccupato Mixailis Angelopoulos, sindaco di Samo, grande isola del Dodecanneso e rappresentante dell’associazione nazionale dei comuni greci: «A questo punto la cosa più importante è arrivare a un accordo con la Commissione europea e le altre istituzioni». Costi quel che costi? «Se perdiamo le facilitazioni sull’Iva sarà un ostacolo grave per il turismo».
r. e., La Stampa 12/7/2015