Il Messaggero 14/7/2015, 14 luglio 2015
NIENTE PIU’ DOMICILIARI PER GABRIELE PAOLINI
Obbligo di firma due volte a settimana per Gabriele Paolini che è tornato in libertà e promette che non farà più il disturbatore televisivo. Paolini dal 2013 era agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per le accuse di prostituzione, pornografia minorile e violenza sessuale. Il «disturbatore» difeso dagli avvocati Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller, lasciando il Palazzo di giustizia ha detto: «le accuse nei miei confronti sono state smentite. Non c’è stata alcuna attività di prostituzione o scambio di denaro e si è trattato di un rapporto affettuoso e duraturo». E ancora: «Non rinnego una diretta di quelle che ho fatto, ma non potrò riprendere a fare quello che voglio perché la giustizia me lo ha fatto capire, Il mio problema è stato un narcisismo patologico, non potrò più essere il rompiballe che ero». Le accuse fatte a Paolini sono conseguenti ai suoi rapporti con un ragazzo che all’epoca dei fatti era minorenne. Paolini ha sempre respinto le imputazioni. Oggi davanti ai giudici è comparso il ragazzo per ricordare i fatti e confermare a sua volta che non ci fu prostituzione ma soltanto rapporti tra innamorati. Il pubblico ministero quindi ha rilevato che non ci sono più esigenze cautelari e ha chiesto ai giudici il provvedimento che consente a Paolini di lasciare gli arresti domiciliari e anche il braccialetto elettronico.