www.cinquantamila.it/fiordafiore 12/7/2015, 12 luglio 2015
Autobomba contro il Consolato italiano in Egitto • L’Egitto è il primo mercato italiano in Africa • Berlino non si fida della Grecia: niente accordo • Il leader serbo preso a sassate a Srebrenica • A Expo in due mesi sono arrivati sei milioni di visitatori Egitto 1 Al Cairo il Consolato d’Italia su Galaa Street è stato investito alle 6,25 del mattino dall’onda d’urto di un’autobomba imbottita con almeno 450 kg di esplosivo
Autobomba contro il Consolato italiano in Egitto • L’Egitto è il primo mercato italiano in Africa • Berlino non si fida della Grecia: niente accordo • Il leader serbo preso a sassate a Srebrenica • A Expo in due mesi sono arrivati sei milioni di visitatori Egitto 1 Al Cairo il Consolato d’Italia su Galaa Street è stato investito alle 6,25 del mattino dall’onda d’urto di un’autobomba imbottita con almeno 450 kg di esplosivo. Due facciate demolite, detriti per centinaia di metri. Al momento dell’esplosione il Consolato era vuoto, a morire per l’impatto un sorvegliante ed un venditore ambulante. Nove i feriti, inclusi tre bambini, che si trovavano in quel momento sulla Galaa Street, sotto la sopraelevata «6 ottobre». Nel primo pomeriggio però arriva la rivendicazione dello Stato Islamico (Isis) del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi: «Per grazia di Allah, i nostri soldati sono riusciti a fare esplodere un’auto con 450 kg contro il Consolato d’Italia al centro del Cairo - affermano via Twitter - suggeriamo a tutti i musulmani di stare lontano da questi obiettivi militari perchè sono obiettivi dei jihadisti». La rivendicazione però non convince, si sospetta che dietro l’attacco ci siano i Fratelli musulmani. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno] Egitto 2 Fatta eccezione per l’Algeria, l’Egitto oggi è il più importante mercato italiano in Africa. Nel 2014 l’interscambio è stato pari a 5,180 miliardi di euro, e vale l’8 per cento dell’export egiziano. Il processo di avvicinamento fra i due Paesi è iniziato ben prima della destituzione dell’ex presidente Morsi a luglio del 2013, ma si è intensificato soprattutto dopo: la quota dell’interscambio Italia-Egitto è cresciuta fra il 2013 e il 2014 del 10 per cento ed è destinata a salire ancora. Più che le esportazioni (-1 per cento) ad essersi rafforzata l’anno scorso è stata la quota delle importazioni italiane dall’Egitto, cresciute addirittura del 28 per cento. (Barbera, Sta). Grecia 1 I ministri economici dell’Eurozona rinviano ai leader Ue, che si riuniscono oggi a Bruxelles, la decisione sull’apertura o meno del negoziato per accogliere la richiesta di aiuti in cambio di riforme inviata dalla Grecia per evitare la bancarotta. Non c’è giudizio comune sul piano arrivato da Atene e, soprattutto, nessuno si fida di Tsipras. È stata durissima la posizione dei tedeschi che, insieme con la posizione dei tedeschi che, insieme con una dozzina di Paesi, chiedono di più o, nel caso dei finlandesi, non vogliono sentire parlare di aiuti. Il ministro delle Finanze tedesco di centrodestra Wolfgang Schaeuble, che ha più volte ventilato il fallimento di Atene con uscita «temporanea» dalla zona euro, ha gelato le aspettative definendo «estremamente difficile» il via libera all’inizio dei negoziati per il terzo piano di aiuti: «Non possiamo assolutamente fare affidamento sulle promesse». Strenua la difesa orchestrata da Francia e Italia, preoccupate dalla debolezza dell’economia ellenica e dalla tenuta dell’Unione. Irritato Matteo Renzi, tanto che da Palazzo Chigi arrivano parole di sfida ai tedeschi. «Adesso basta», è il messaggio del premier: «Non si può umiliare un partner europeo dopo che ha concesso ciò che volevamo». Grecia 2 Da quando Syriza è al governo il calo del Pil della Grecia ha tolto a ogni cittadino – dai neonati ai pensionati - 900 euro. (Fubini, Cds). Srebrenica Il premier serbo Aleksandar Vucic ha abbandonato la cerimonia di commemorazione della strage di Srebrenica dopo essere stato contestato al mausoleo di Potocari da un gruppo di persone che gli ha lanciato sassi e bottiglie. Prima di raggiungere Srebrenica per partecipare alla commemorazione del ventesimo anniversario del massacro di almeno 8.000 uomini e bambini musulmani compiuto dalle forze serbe di Bosnia, Vucic aveva diffuso una lettera aperta in cui condannava l’eccidio: «Sono passati 20 anni dal terribile crimine commesso, non ci sono parole per esprimere rimorso e dolore per le vittime, così come rabbia e rancore verso coloro che hanno commesso questo crimine mostruoso. La Serbia condanna in modo chiaro e senza ambiguità questo crimine orribile». Nel pomeriggio, dopo che il ministro dell’interno serbo Nebojsa Stefanovic aveva classificato le contestazioni come «tentato omicidio», Vucic ha fatto sapere: «La mia mano resta tesa verso la riconciliazione. Expo Secondo i numeri forniti dagli organizzatori tra maggio e giugno sono arrivati a Expo 6,1 milioni di visitatori. Il 15% dei 6,1 milioni che hanno visitato Expo a maggio e giugno è entrato dalle 19 in poi, usando il biglietto serale da 5 euro. (Rizzato, Sta).