Filippo Facci, Libero 12/7/2015, 12 luglio 2015
A VOSTRA INSAPUTA
L’abbiamo già scritto e lo ripetiamo, il caso di Claudio Scajola ha dell’incredibile. Restiamo alle carte. Scajola ha avuto dodici proscioglimenti e l’altro giorno ne ha avuto un altro: nessuno l’ha scritto. Vicenda casa al Colosseo, la più nota: assolto anche in Appello. Associazione a delinquere nella realizzazione del porto di Imperia: archiviato nel 2013 su richiesta dell’ accusa. Caso Biagi: archiviato nel 2002, riaperto nel 2015 anche se è prescritto dal 2009 e richiuso poco tempo fa. Presenta tangente di 500 milioni chiesta a Finmeccanica per la vendita di navi al Brasile: archiviato su richiesta dell’accusa, anche perché non risulta né la tangente né la vendita di navi al Brasile. Poi c’è addirittura “detenzione illecita di anfora romana”: archiviato nel marzo scorso. Infine l’altro giorno ricettazione o meglio “sottrazione illecita di atti” dopo che nel 2013 tutti i giornali avevano scritto di dossier illeciti: assolto su richiesta dello stesso pm che l’aveva rinviato a giudizio, la camera di consiglio è durata 10 minuti. Resta l’aggrovigliato “caso Matacena” con l’arresto di Scajola per “tentativo di procurata inosservanza di pena” (mai visto l’arresto per un reato simile) con aggravante mafiosa rigettata dal gip e dal tribunale del riesame: chiuso a Regina Coeli per 40 giorni, poi ai domiciliari fino a fine 2014, poi a tutt’oggi obbligo di residenza senza mai lasciare Imperia. Quanti di voi sapevano tutto questo?