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 2015  luglio 12 Domenica calendario

VITA (RISSOSA) DEL RE DELLA POLEMICA USA E GETTA

È proprio vera quella storia che ci vuole prigionieri del nostro carattere: «Il carattere dell’uomo è il suo destino», diceva Eraclito. «Ci va carattere, e fisarmonica», gli faceva eco Paolo Conte, con un colpo di mantice. Prendete Mario Adinolfi. Giornalista, blogger, giocatore di poker (nel 2012 calcolò di aver guadagnato nei tre anni precedenti circa 250 mila euro ai tavoli da poker), corporatura non indifferente, macchina da polemica. Se a ogni giorno basta la sua pena, ad Adinolfi non basta una polemica, meglio se due. Da un po’ di tempo è il nuovo guru degli ultra cattolici: voleva dare loro un organo di stampa, La Croce, ma il cartaceo ha già chiuso bottega.
Non perdona a George Michael la dipendenza dalla cannabis. Il palinsesto de La7 non prevede, per ora, né Daria Bignardi né Giulia Innocenzi. Adinolfi plaude: «Si sono caratterizzate per un linguaggio aggressivo sui temi lgbt, inneggiando platealmente persino all’utero in affitto». Schernisce Alfonso Signorini sulla sua sessualità. Non ama la donna troppo emancipata. Il ventaglio delle sue polemiche è impressionante, va dai preservativi a Vladimir Luxuria. Ma era così anche quando era iscritto al Pd, quando frequentava la Leopolda. Bastava muovergli un rilievo per ricevere su Europa una caterva di insulti. Domani cambierà idea, magari diventerà buddista, ma il carattere lo porterà sempre a essere aggressivo e intollerante. Il serpente cambia pelle, ma resta tale.
Caratteri così.