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 2015  luglio 10 Venerdì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - IL PIANO TSIPRAS


PIANO DA 12 MILIARDI MOLTO SIMILE ALLA PROPOSTA DI JUNCKER ALLA FINE DI GIUGNO. NODI. BUCO NERO DEL MERCATO DEL LAVORO TUTTO È RINVIATO A UNA DISCUSSIONE E A UN CONFRONTO A OTTOBRE IL TIMORE DI BRUXELLES È CHE SYRIZA POSSA REINTRODURRE I CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO E I LICENZIAMENTI DI MASSA. ALTRO PUNTO DOLENTE LE SPESE DELLA DIFESA CI SONO 500 MILIONI DI TAGLI IN MENO DI QUELLI RICHIESTI DALLA TROIKA TRIBUTO DA PAGARE PER TENERE A BORDO IL MINISTRO DELLA DIFESA PANOS KAMMENOS PIU DIFFICILE DA DIGERIRE INTERVENTI SULLE PENSIONI VERRANNO GRADUALMENTE CANCELLATE QUELLE MINIME, SALIRA L’IVA SU LATTE E PASTA

Il piano di Tsipras alla prova del Parlamento greco, ma Eurogruppo e Borse credono nell’accordo
Il piano di Tsipras alla prova del Parlamento greco, ma Eurogruppo e Borse credono nell’accordo
Il premier greco Alexis Tsipras arriva al Parlamento ateniese (ap)

Il premier cerca di compattare Syriza per ottenere il pieno appoggio a far approvare le proposte presentate nella notte tra giovedì e venerdì. Varoufakis non vota. Dijsselbloem: "Probabile giudizio già oggi". Renzi: "Se accordo, niente Eurosummit di domenica". L’Eurogruppo potrebbe discutere un "alleggerimento del debito"
di G. BALESTRERI e R. RICCIARDI
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10 luglio 2015
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MILANO - "Non ho il mandato del popolo per portare la Grecia fuori dall’euro, ma per trovare un accordo migliore" rispetto a quello inizialmente prospettato dai creditori internazionali. "Siamo di fronte a una decisione cruciale: in questa decisione siamo tutti insieme". Suonano più o meno così le parole che il premier greco, Alexis Tsipras, avrebbe usato con i parlamentari di Syriza, secondo quanto riporta la Reuters, preparandoli al voto dell’Aula greca per affidare al governo il mandato di trattare in sede Ue sulla base del piano di riforme comunicato nella tarda serata di giovedì ai partner internazionali.

In estrema sintesi, allo stato attuale la sensazione che filtra è che le proposte greche siano buone per sbloccare definitivamente la situazione. Restano però alcuni passaggi da affrontare e il naufragio è sempre dietro l’angolo: il vaglio dei tecnici e il giudizio dei creditori, per il cui sì potrebbe bastare l’Eurogruppo di domani (ma forse sarà necessario anche il summit dei leader Ue di domenica). Da Atene, invece, tra oggi e domattina si attende il via libera del Parlamento.

Il Parlamento greco, infatti, deve dare un suo lasciapassare al governo, per trattate con i creditori partendo dal piano proposto questa notte. Nonostante l’appoggio delle opposizioni, però, la partita interna di Tsipras rischia di essere più complicata del previsto. L’ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, non voterà: ufficialmente mancherà in Parlamento per motivi famigliari e ha ribadito il "piano appoggio" al suo successore Euclid Tsakalotos. Secondo alcune fonti, però, Varoufakis avrebbe esortato Syriza a respingere le proposte fatte del premier.

Nel frattempo, la Commissione Ue avvierà i lavori preparatori. Tsipras ha chiesto un voto rapido, che gli consenta di andare a Bruxelles con il supporto di tutti. Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, ha detto che probabilmente già oggi arriverà un giudizio dei creditori sul piano ateniese, che è giudicato "completo". Anche per questo l’Eurogruppo potrebbe discutere un "alleggerimento del debito". In serata , poi, dovrebbero arrivare i giudizi della Commissione Ue, mentre in giornata è prevista una teleconferenza fra i presidenti Jean-Claude Juncker, Mario Draghi, Christine Lagarde e Jeroen Dijsselbloem. Le Borse però volano, confindando nel raggiungimento dell’intesa.

Anche in caso di un accordo, però, le banche greche potrebbero aver bisogno di una ricapitalizzazione da 10-14 miliardi di euro: la riserva di liquidità attuale delle banche greche, infatti, è pari a circa 750 milioni di euro e dovrebbe essere sufficiente fino a lunedì notte.

Per il francese Francois Hollande, il piano è "serio e credibile", mentre per il premier italiano, Matteo Renzi, c’è la speranza "che il vertice Ue di domenica non venga convocato perché l’accordo arrivi già all’Eurogruppo di sabato". Una eventualità confermata dalle fonti europee, per le quali in caso di via libera anticipato il summit tra leader sarebbe superfluo; la pensa diversamente Berlino, da dove il portavoce di Merkel fa sapere che il parere dei leader riuniti è imprescindibile.
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Al di là dell’incertezza sui tempi e sui passaggi da sciogliere, la serie di misure greche sembra andare nella direzione auspicata da Ue, Bce e Fmi: l’impatto delle riforme è salito a 12 miliardi (che sul Pil greco pesano come se fossero un centinaio di miliardi in Italia) e sono stati inclusi i provvedimenti sull’Iva, sulle pensioni e sul Fisco che venivano richiesti dalla ex Troika. Motivo per cui il passaggio al Parlamento greco si è caricato di valore. E’ vero, infatti, che subito dopo la vittoria del ’no’ al referendum di domenica scorsa, con il quale era stato bocciato il set di misure proposto dalla Ue, i leader dell’opposizione avevano garantito - dimettendosi - il supporto dei loro parlamentari a un tentativo di accordo da parte del governo Tsipras. I numeri, quindi, non dovrebbero mancare. Ma proprio la compagine di governo risulta sfilacciata, con l’ala radicale del partito intenzionata a non siglare l’accordo e gli alleati di governo di Anel (la destra di Kammenos) indispettiti per i tagli alla difesa. Il ministro dell’Energia, Panagiotis Lafazanis, ha preso le parti dell’ala radicale di Syriza: "Non vogliamo un terzo piano di salvataggio con misure di austerità ancora più dure".

Stasera ad Atene 3 manifestazioni alle 19. #Kke a Omonia, antagonisti a #Panepistemiou , il fronte del #no a #Syntagma #Grexit


Berlino; vertice domenica anche se ok Eurogruppo
Il vertice di domenica sarà ancora necessario, anche se domani si dovesse arrivare a un accordo. Lo ha affermato il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert. Il portavoce ha ribadito che martedì scorso si è stabilito che sia giusto riunire gli altri, perché la questione riguarda anche paesi che non fanno parte dell’eurozona, ed è dunque "ragionevole" riunirsi.
da Alessio Sgherza 13.37

#Varoufakis non voterà stasera per "motivi familiari" ma sostiene "sforzi #Tsakalotos , specie per riduzione debito" #Grexit

Anche To Potami voterà a favore del piano di #Tsipras in parlamento #Grexit

La direzione di Nuova Democrazia (centrodestra) si riunisce e dice sì al piano del governo Tsipras #Grexit

L’europarlamentare di Syriza @papadimoulis non si fida della Germania: «È uno sbaglio credere che ci sia un accordo, Schauble è per #Grexit »

Il ministro delle Finanze Euclid Tsakalotos: «We are struggling, we have no other choice» #Grexit

Berlino non si pronuncia su nuove proposte Atene
Il governo tedesco non si pronuncia sulle nuove proposte di Atene. Lo rende il portavoce del governo, Steffen Seibert, secondo il quale non è stato ancora deciso se si terrà o meno l’Eurosummit di domenica. "Solo se il governo greco - spiega - si mostra pronto a prendere serie riforme, il nostro governo andrà al Bundestag a ricercare un mandato per il negoziato".

Il ministro Lafazanis tira dritto: «Il piano non è in linea con il programma di #Syriza e non dà risposte al Paese» #Grexit

Accordo deve essere approvato da Parlamenti Germania, Austria, Olanda, Estonia, Finlandia e Slovacchia

ettore livini
@ettorelivini
#Grexit #Lafazanis (min. energia, ala radicale #Syriza ): "Proposta #Tsipras incompatibile con programma del partito"

ettore livini
@ettorelivini
#Grexit #Hollande : "Proposta #Tsipras seria e credibile". Lui è #Francia decisivi per arrivare a intesa

ettore livini
@ettorelivini
#Grexit Vitsas (parlamentare #Syriza ): "Atmosfera serena a incontro gruppo, rimarremo uniti. Vogliamo impegni su debito"


Sondaggio Ixè: 55% italiani vuole salvataggio Grecia a ogni costo
Oltre la metà degli intervistati, il 55%, dall’istituto demoscopico Ixè in esclusiva per Agorà Estate, ritiene che sia meglio per l’Italia il salvataggio ad ogni costo della Grecia. Quasi un terzo, il 29%, individua invece un beneficio per il nostro paese nell’uscita della Grecia dall’euro. Il 16% del campione non ha espresso preferenze.
da Alessio Sgherza 10.05


Borse scommettono su accordo Grecia e accelerano
Le borse europee scommettono su un accordo per la Grecia e accelerano, dopo una partenza già in rally. Londra sale dell’1,1%. A Milano l’indice Ftse Mib segna un progresso dell’1,8%. Francoforte sale del 2% e Parigi del 2,2%. Madrid avanza del 2%.

Tsipras: chiedo mandato per negoziare, non per Grexit
Il premier greco, Alexis Tsipras chiede al Parlamento un mandato per trattare coi creditori non per uscire dall’euro. "Dobbiamo confrontarci con decisioni cruciali", dice rivolgendosi ai parlamentari. "Abbiamo un mandato per strappare un accordo migliore rispetto a quello dell’ultimatum dell’Eurogruppo, ma non abbiamo certo un mandato per portare la Grecia fuori dall’Eurozona". "In tutto questo dobbiamo stare uniti" aggiunge.

Matteo Pucciarelli
@il_pucciarelli
Syriza, partito spaccato e incubo scissione. "È un nuovo memorandum" repubblica.it/esteri/2015/07… via @repubblicait #Grexit

ettore livini
@ettorelivini

#Grexit Stasera #Atene rischia il paradosso. #Tsipras chiede il si in Parlamento. Fuori protesta la piazza del no http://pbs.twimg.com/media/CJiESkfUMAA5Blt.jpg

CDS IVO CAIZZI


[Esplora il significato del termine: Nella proposta di accordo con i Paesi creditori, inviata all’Eurogruppo dei 19 ministri finanziari della zona euro e al Parlamento nazionale, il governo greco accetta molte delle misure di austerità finora rifiutate. Secondo varie fonti, chiede in cambio 53,5 miliardi di nuovi prestiti per onorare le scadenze del maxi-debito fino al 2018. Inoltre l’accesso a 35 miliardi di fondi strutturali e agricoli dell’Ue stimolerebbe la crescita e l’occupazione. Il piano di Atene contiene nuove tasse e aumenti delle aliquote in vari settori (compresi l’Iva nelle isole, prodotti di lusso e fascia dei più ricchi), lotta all’evasione fiscale, incremento progressivo dell’avanzo primario di bilancio (dall’1% del 2015), tagli alle pensioni (eliminando quelle baby), alle spese militari e alle esenzioni fiscali per gli armatori: proprio come chiedono la Germania e le istituzioni rappresentative dei creditori (Commissione europea, Bce e Fmi di Washington). L’importo è stimato ad Atene sui 12 miliardi. shadow carousel Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue ] Nella proposta di accordo con i Paesi creditori, inviata all’Eurogruppo dei 19 ministri finanziari della zona euro e al Parlamento nazionale, il governo greco accetta molte delle misure di austerità finora rifiutate. Secondo varie fonti, chiede in cambio 53,5 miliardi di nuovi prestiti per onorare le scadenze del maxi-debito fino al 2018. Inoltre l’accesso a 35 miliardi di fondi strutturali e agricoli dell’Ue stimolerebbe la crescita e l’occupazione. Il piano di Atene contiene nuove tasse e aumenti delle aliquote in vari settori (compresi l’Iva nelle isole, prodotti di lusso e fascia dei più ricchi), lotta all’evasione fiscale, incremento progressivo dell’avanzo primario di bilancio (dall’1% del 2015), tagli alle pensioni (eliminando quelle baby), alle spese militari e alle esenzioni fiscali per gli armatori: proprio come chiedono la Germania e le istituzioni rappresentative dei creditori (Commissione europea, Bce e Fmi di Washington). L’importo è stimato ad Atene sui 12 miliardi.
shadow carousel
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue

Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue


Grecia, Tsipras parla al Parlamento Ue
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La rottura delle trattative era arrivata per il rifiuto di alcune di queste misure di austerità, considerate a rischio di risultare recessive dal premier greco di estrema sinistra Alexis Tsipras e del ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, lunedì scorso sostituito dal moderato Euclid Tsakalotos. Ora il problema principale resta la cancellazione di parte del debito pubblico ellenico. Tsipras la considera fondamentale. La cancelliera tedesca di centrodestra Angela Merkel l’ha definita «fuori questione». Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha ipotizzato di discutere solo un alleggerimento con riduzione degli interessi e allungamento delle scadenze. Schaeuble ha respinto il paragone con l’ultimo dopoguerra, quando l’Europa cancellò oltre la metà del debito tedesco per consentire la ricostruzione e la ripresa economica in Germania.


Atene, il fronte del nai (sì) ancora in piazza per rimanere in Europa
Atene, il fronte del nai (sì) ancora in piazza per rimanere in Europa
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Le ultime proposte di Tsipras rendono più difficile a Merkel chiedere il fallimento di Atene con conseguente uscita dalla zona euro. Perfino il presidente del Consiglio Ue, il polacco Donald Tusk, nominato con l’appoggio della cancelliera, ha affermato che alle riforme elleniche devono corrispondere «proposte realistiche dei creditori sulla sostenibilità del debito, per creare una situazione in cui tutti risultino vincitori».



Il presidente Usa Barack Obama fa pressioni per un rapido accordo perché teme che l’uscita della Grecia dalla zona euro possa provocare rischi negativi sull’economia internazionale, contagio sui mercati finanziari e un avvicinamento di Atene a Mosca. Il Fmi, che considera necessaria un riduzione del debito ellenico per renderlo sostenibile, deve ora valutare le proposte di Atene con la Commissione europea e la Bce. Sabato è convocato l’Eurogruppo per preparare il decisivo Eurosummit di domenica con 19 capi di governo della zona euro, seguito dal vertice con tutti i 28 Paesi Ue. Merkel e Tsipras mantengono visioni opposte in economia. La cancelliera rivendica il diritto dei creditori di ottenere il rimborso dei prestiti. E ritiene che il governo ellenico tornerà solvibile solo attuando riforme e misure di austerità.


Atene, il fronte del nai (sì) ancora in piazza per rimanere in Europa
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Il premier greco ricorda che, nei cinque anni di programmi economici imposti dalla Germania e dagli altri creditori, la recessione e l’impoverimento del popolo ellenico si sono aggravati. Contesta che i 240 miliardi di prestiti ad Atene siano finiti quasi tutti per salvare le banche (soprattutto tedesche e francesi) e non «al popolo». Tsipras, nel referendum di domenica scorsa, ha incassato la vittoria del «no» ai programmi con troppe misure di austerità. Merkel, che aveva esortato i greci a votare «sì» insieme ai leader delle istituzioni Ue, è sostenuta dalla larga parte dell’elettorato tedesco favorevole alla linea dura con la Grecia.