Isidoro Tovato, Corriere della Sera 7/7/2015, 7 luglio 2015
COOP – Morire di legalità. Concorrenza sleale che uccide le imprese. È questo l’allarme lanciato dall’Alleanza delle cooperative che stima che siano oltre 120 mila i lavoratori delle imprese che operano all’interno di false cooperative di servizi (logistica, facchinaggio, pulizie, multiservice)
COOP – Morire di legalità. Concorrenza sleale che uccide le imprese. È questo l’allarme lanciato dall’Alleanza delle cooperative che stima che siano oltre 120 mila i lavoratori delle imprese che operano all’interno di false cooperative di servizi (logistica, facchinaggio, pulizie, multiservice). Una cattiva economia che strangola la buona al punto che più di 4 mila cooperative (tra quelle che operano legalmente) corrono il rischio di morire di legalità a causa della concorrenza sleale delle false cooperative. Un sistema fatto di sfruttamento del lavoro, evasione di tasse e contributi. Un modello criminale che provoca ogni anno una perdita netta, in termini fiscali e previdenziali, di oltre 750 milioni di euro l’anno. Adesso arriva anche l’iniziativa di Alleanza delle cooperative: una raccolta di firme per una proposta di legge d’iniziativa popolare contro quelle imprese che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione. Adesso servono misure più severe e più incisive per contrastare chi bara: revisioni e ispezioni più frequenti, cancellazioni dall’Albo, segnalazioni all’Agenzia delle entrate. Ma la legge è solo un tassello all’interno di una lotta più ad ampio spettro che deve mettere nel mirino anche le infiltrazioni mafiose, un limite al ribasso nelle gare d’appalto e altre pratiche opache che favoriscono gli scorretti e strangolano chi rimane nell’alveo della legalità.