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 2015  luglio 04 Sabato calendario

SALVATI DAL MEDITERRANEO OLTRE 72 MILA PROFUGHI

Gli ultimi sbarchi si sono registrati tra mercoledì e giovedì. E sono altri 2.068 nuovi giunti dall’altra sponda del Mediterraneo. L’estate sta scaricando sull’Italia una massa enorme di disperazione. Sono 72.752 i migranti accolti e censiti dall’inizio dell’anno. Nello stesso periodo dell’anno scorso furono 66.448. Di questo passo, insomma, a fine anno si supererà la soglia dei 170mila sbarchi (consuntivo del 2014) per avvicinarsi piuttosto ai 200mila. E anche quest’anno, come accadde nel 2014, è la Libia a inondarci: 67.789 migranti hanno dichiarato alla polizia italiana di essere partiti da un porto libico; alla stessa data, l’anno scorso, furono in 60.290. Da altre sponde, quali l’Egitto o la Turchia, sono numeri infinitamente minori.
La Libia, però, come è noto, è il dossier più scottante sul tavolo del nostro governo. Un paese fuori controllo, diviso tra due governi, quello di Tripoli e quello di Tobruk, che non si riconoscono e stentano a trovare l’accordo. È di ieri la notizia che il Parlamento di Tobruk ha firmato la proposta delle Nazioni Unite per arrivare a un governo di unità nazionale. Forse l’unico passo concreto dopo mesi di delusioni. «È il primo risultato della mediazione condotta da Bernardino Leon - commenta il ministro degli Affari esteri, Paolo Gentiloni - con il sostegno italiano e della comunità internazionale. Ora mi auguro che entro lunedì l’accordo sia sottoscritto anche dai rappresentanti di Tripoli».
Il sì alla missione Ue
Se s’interrompesse il flusso dalla Libia, gran parte del problema dei migranti che prendono il mare in condizioni disperanti sarebbe praticamente risolto. Intanto il Consiglio dei ministri ha approvato la partecipazione dell’Italia alla missione Ue «EunavFor» contro i trafficanti di migranti. Resta ad ora il quadro di sbarchi continui che mettono in crisi l’Italia e di rimbalzo l’Europa.
Da settimane si alzano le proteste contro il governo. Eppure i numeri dell’accoglienza a carico del ministero dell’Interno sono questi e non si sfugge: 9.994 nei centri per richiedenti asilo; 51.608 nelle strutture temporanee di primissima accoglienza; altri 20.596 sparsi nei Comuni. Totale, 82.198 migranti ospitati. La stragrande maggioranza sono richiedenti asilo. Per uscire dall’impasse, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha chiesto uno sforzo eccezionale alle prefetture perché si diano risposte in tempi brevissimi. Se si ha diritto all’asilo politico, bene. Altrimenti il migrante andrebbe considerato come un illegale e riportato nel suo Paese d’origine. Ma con questi numeri, e visto che bisognerebbe organizzare convogli di rimpatrio per tutta l’Africa, è più facile a dirsi che a farsi.
Francesco Grignetti, La Stampa 4/7/2015