Loretta Napoleoni, il venerdì 3/7/2015, 3 luglio 2015
CALIFORNIA: BERE E LAVARSI AL TEMPO DELLA SICCIT
Dopo un inverno caldo e senza piogge la California affronta l’ennesima estate arida e cocente. Le temperature sono già ai massimi e le precipitazioni ai minimi storici. L’acqua manca e viene razionata un po’ ovunque. Le ricche comunità del deserto, per esempio Palm Desert, pagano una tassa aggiuntiva per ogni litro di acqua che consumano giornalmente oltre la modesta quota stabilita dalle autorità locali, abbastanza per lavarsi e cucinare. E dato che quasi tutte le case si trovano ai bordi dei campi da golf, che vanno irrigati, i costi sono ormai astronomici.
Ancora peggiori le condizioni delle comunità che non fanno parte del State Water Project, un sistema di canali e riserve d’acqua alimentato dalle nevi della Sierra Nevada che porta l’acqua a San Francisco e al sud della California. A Santa Cruz, per esempio, la gente non può neppure permettersi di lavarsi, così la chiesa locale ha acquistato docce portatili per i fedeli.
La siccità cambia l’igiene personale dei californiani, molti si lavano meno o usano prodotti che consumano poca acqua, come lo sciampo a secco. Secondo gli analisti di Bloomberg nei prossimi anni le vendite di questo prodotto saliranno cinque volte più di quelle degli sciampi tradizionali. Anche le lavanderie si stanno attrezzando, Xeros Technology Group ha lanciato un nuovo prodotto che assorbe lo sporco usando molto meno acqua dei detersivi tradizionali. Per ora è distribuito solo nelle lavanderie a gettone ma la versione domestica è già in via di sviluppo.
Se quest’autunno El Nino non porterà le piogge, la California non sarà solo il laboratorio mondiale dell’informatica ma anche dello stile di vita in condizioni di siccità.