Francesco Ninfole, MilanoFinanza 3/7/2015, 3 luglio 2015
DRAGHI: VIGILE UNICO NEI MERCATI UE
L’Europa dovrà dotarsi di un supervisore unico dei mercati dei capitali, in modo da poter contrastare meglio i maggiori rischi sistemici e di contagio legati all’integrazione del settore finanziario Ue. Lo ha sottolineato ieri il presidente Bce Mario Draghi a Milano, nella cerimonia che ha lanciato Target 2 Securities, la piattaforma unica europea per il regolamento delle transazioni in titoli. «L’ulteriore integrazione dei settori finanziari europei può aumentare il rischio sistemico nel continente.
Questo implica che dovrebbe essere istituito un unico supervisore regolamentare con strumenti macroprudenziali per i mercati dei capitali», ha detto Draghi. «Si tratta di una considerazione in gran parte di lungo termine, ma va ricordato che strumenti legali saranno necessari per trarre pienamente beneficio della più profonda integrazione». Draghi ha rilanciato ieri con forza quanto contenuto tra le righe del rapporto dei cinque presidenti per il completamento dell’Unione economica e monetaria. Nel documento si faceva un breve riferimento a un supervisore dei mercati unico. Si tratterebbe di una nuova autorità (quindi non la Bce) a cui affidare un ruolo simile a quello che l’Eurotower riveste oggi in ambito bancario.
Quando sarà completata l’unione dei mercati, sarà necessario definire chi e come farà i controlli, considerando che i rischi finanziari trascendono i confini nazionali. Lo ha già dimostrato la crisi dei subprime, che è nata negli Usa ma si è poi trasferita in Europa. Oggi c’è già un’autorità europea per i mercati, l’Esma, che però ha poteri ridotti e si limita perlopiù al coordinamento delle varie Consob nazionali. Draghi non è entrato nei dettagli, ma con il monito di ieri ha fatto capire che l’attuale sistema è ormai insufficiente, superato dall’evoluzione dei mercati, testimoniata dalla partenza di Target 2 Securities (T2S) e soprattutto dai lavori in corso per la Capital markets union (Cmu).
Gli effetti positivi di un’autorità unica si possono osservare in ambito bancario. L’Unione bancaria, nonostante i passi ancora necessari per il suo completamento, è oggi uno dei presidi contro il contagio della crisi greca, assieme al ruolo svolto dall’Eurosistema con il Quantitative easing e il piano Omt. «In questi cinque anni abbiamo messo in atto importanti difese contro le turbolenze, che ovviamente ci sono e ci saranno, ma siamo in grado di far fronte ad esse», ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, a Milano per il lancio di T2S. «C’è un’autorità monetaria condivisa in grado di far fronte alle tensioni quali quelle di questi giorni». In tal senso Target 2 Securities è un passo avanti rilevante, nonostante il ritardo rispetto ai tempi previsti per la migrazione di Monte Titoli, legato alla necessità di ulteriori esami tecnici. La società del gruppo Lse comunque passerà nel nuovo sistema integrato dal 31 agosto. Draghi e Visco hanno sottolineato i benefici della nuova piattaforma, che consentirà di fare transazioni di titoli tra Paesi in modo più semplice e meno costoso, consentendo agli investitori di diversificare più agevolmente il portafoglio. Un sistema integrato consentirà inoltre di assorbire meglio gli shock. Ma potrà portare anche maggiori rischi di contagio. Perciò, ha ricordato Draghi, serve ora un testo legislativo e un supervisore unico per i mercati dei capitali europei.
Francesco Ninfole, MilanoFinanza 3/7/2015