Sergio Romano, Corriere della sera 1/7/2015, 1 luglio 2015
BELLE ÉPOQUE
Le opere di Sartorio
Caro Romano, riguardo alla mostra sulla Belle Époque, fra gli artisti trascurati, lei cita Giulio Aristide Sartorio prima di Canonica! Non l’ho mai sentito nominare. Sa dirmi qualcosa di più?
Maria Piazza , Venezia
Fu pittore, scultore, scrittore e persino regista cinematografico. Fu molto influenzato da due scuole che ebbero una certa importanza fra l’Ottocento e il Novecento: i preraffaeliti inglesi e i simbolisti. Ma fu anche volontario nella Grande guerra, nazionalista, amico di D’Annunzio, e sottoscrisse il Manifesto degli intellettuali fascisti. Vi sono sue opere anche in edifici pubblici come la Camera dei Deputati, dove un fregio allegorico su tela che corre lungo il soffitto, rappresenta «la civiltà italiana, le virtù del popolo italiano, ed episodi salienti della sua storia», terminando sulla parete di fondo con una «Apoteosi di casa Savoia».