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 2015  giugno 28 Domenica calendario

TOURE’: «NO A MANCINI PER POTER DIVENTARE COME TOTTI E MALDINI»

E’ stato il tormentone per alcuni mesi, perché per alcuni mesi Roberto Mancini era convinto di poterlo avere con sé e di poter ripartire da lui. Lui è Yaya Touré, che a un certo punto ha deciso di restare al Manchester City dopo che - allo stesso allenatore dell’Inter - aveva fatto capire che un addio all’Inghilterra sarebbe stato assolutamente possibile. «Solo voci» ha detto poi. E la verità alla lunga si saprà, o quantomeno sta venendo fuori in parte.
BANDIERA L’ivoriano, dopo aver flirtato per molto tempo con l’Inter, alla fine della Premier incontrò il presidente del Manchester City per parlare della propria eventuale cessione. In quel momento successe che tutto rimase com’era, quel colloquio portò semplicemente al nulla di fatto perché Yaya venne convinto di restare in Inghilterra magari con un adeguamento e un allungamento di contratto. Così, l’Inter è andata diretta su Kondogbia, quello che per il presidente Erick Thohir è un Touré più giovane, colui che comunque dà al progetto-Inter maggior futuro. «La verità - dice Touré al Manchester Evening news - è che in questa squadra voglio diventare una bandiera, il sogno di ogni giocatore che non vuole tradire la fedeltà dei propri tifosi».
CONVINCERE Touré spiega e argomenta. «Ho provato a convincere alcuni miei compagni a restare nel City. Loro mi hanno chiesto il perché, un po’ sorpresi. Gli ho risposto che così hanno fatto i Baresi, i Maldini e i Totti nelle loro rispettive squadre. Loro sono rimasti a lungo, diventando delle bandiere. Vedere che la gente ti segue è importante e gratifica, sia come persona che come calciatore. E a volte è difficile deluderla, questa gente. E’ stato importante anche il peso e l’affetto dei tifosi, e a volte è difficile deluderli. Per questo voglio restare al Manchester. E voglio restarci a lungo».
duda: NESSUN DUBBIO Nel frattempo, passando da un estremo all’altro di età, ecco le parole di Ondrej Duda, classe ’94, slovacco del Legia Varsavia definito il futuro Hamsik e ormai dell’Inter. «I club continuano a parlarsi e a trattare - dice l’interno che ha già esordito in nazionale maggiore - . Entro questo fine settimana, al massimo alla fine della prossima, sarà definitivo il mio trasferimento. Andare in Italia per me è un grosso passo avanti nella carriera e potrò migliorare moltissimo. Sono molto grato al Legia, senza loro non sarei stato così in vista sul mercato. La Serie A è un campionato al top, ma quello che mi serve è la fiducia del club, proprio come la ho avuta qui al Legia».